Dopo i ladri arrivano i vandali Raid nel deposito della Bartolini 

Colonnella, sono state danneggiate le auto dei dipendenti lasciate nel parcheggio dello stabilimento Tre settimane fa era stato messo a segno un furto: i due episodi criminali potrebbero essere collegati

COLONNELLA. Appena tre settimane fa, il centro logistico dell’impresa Bartolini era stato visitato dai ladri che avevano portato via alcune pacchetti di merce che i corrieri avrebbero dovuto consegnare ai clienti. Nella notte tra mercoledì e giovedì, i banditi sono di nuovo entrati in azione: questa volta non per rubare ma per compiere atti vandalici ai danni delle vetture dei dipendenti posteggiate nel parcheggio del complesso industriale a contrada Isola di Colonnella.
La zona non è dotata di sistemi di allarme per cui i vandali, una volta scavalcata la recinzione, sono entrati in azione accanendosi contro le vetture dei lavoratori che in quel momento erano fuori dai magazzini. Alle auto sono state tagliate le gomme e rotti i finestrini. Il fatto è stato registrato fra le due e le tre e solo al rientro del personale ci si è accorti dei danneggiamenti. Ad agire sarebbe stata più di una persona. Le indagini sono condotte da parte dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, che stanno cercando di capire se i due episodi sono collegati in qualche modo e se ad agire siano state eventualmente le stesse persone. Quando è stato messo a segno il furto – che peraltro sembra abbia fruttato un bottino scarso – i banditi hanno agito indisturbati, passando da una stradina sulle sponde del fiume Tronto per raggiungere il centro logistico di Colonnella al confine con il territorio di Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno. I criminali erano entrati in azione facendo un foro nella parete sul retro dello stabilimento. Prima però, per poter accedere al piazzale, si erano ricavati un buco tagliando la recinzione. Una volta dentro però erascattato l’allarme e i malviventi avevano avuto pochi minuti per arraffare quante più scatole possibili. Pacchetti di piccola dimensione, probabilmente cellulari, perché i ladri erano arrivati e fuggiti a piedi. La cassaforte invece non è stata toccata. Un colpo pianificato nei dettagli senza però tenere conto del sistema di allarme.
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