Esposto in Procura e sit-in contro il taglio di alberi sulla 259 

La Task force ambientale farà ricorso alla magistratura per l’abbattimento dei lecci tra Nereto e Sant’Omero. E per quello dei tigli a Martinsicuro un gruppo di cittadini protesta sul posto 

VAL VIBRATA. Il taglio prima dei lecci a Sant’Omero e poi dei tigli a Martinsicuro, lungo la strada statale 259, fa montare la protesta di ecologisti e parlamentari. La Task force ambientale annuncia il ricorso alla magistratura nei confronti dell’Anas, ma anche dei responsabili degli uffici regionali e della sovrintendenza archeologica, «i quali invito a studiarsi le leggi che regolano la materia», afferma il portavoce dell’associazione ambientalista, Giuliano Marsili. «A nome dell’associazione che rappresento, dei numerosi iscritti e sostenitori, che da giorni mi chiamano per l’avvenuto abbattimento dei due filari di lecci secolari sulla strada 259, tra Nereto e Sant’Omero, adiacenti l’area archeologica di Santa Maria a Vico, non posso che esprimere tutto il cordoglio della comunità ecologista. L’azione scellerata è stata effettuata dall’Anas che, non si sa con quali autorizzazioni, ha proceduto a compiere tale scempio. Ci deve essere qualche tronfio funzionario burocrate che odia gli alberi, viste le migliaia di abbattimenti lungo tutte le strade. Con il pretesto della sicurezza vengono abbattuti alberi che non si potano da anni, sui quali non si fa più manutenzione, causando così l’aumento spropositato del peso e lo sbilanciamento, che hanno prodotto numerosi incidenti anche mortali, tutti sulla coscienza di questi signori; e i soldi destinati alla manutenzione dove sono finiti? Mi sono chiesto come sia stata possibile tale opera, visto che, dopo una serie di colloqui con l’ufficio forestale regionale e provinciale, ho appreso che i lecci erano protetti da un diniego della Regione nei confronti della Provincia, precedente gestore della 259, all’epoca del taglio dei cipressi secolari nei pressi del cimitero, per dare spazio ad un’opera stradale inutile, costata quasi due milioni di euro, fortemente voluta dall’allora vice sindaco Daniele Laurenzi, ora sindaco. Mi chiedo dove sono i politici e i sindaci della Val Vibrata? Così difendono il territorio?», si chiede Marsili denunciando l’assenza di figure politiche e partitiche a tutti i livelli.
«Presto presenterò un’interpellanza al ministero dell’Ambiente in merito all'abbattimento indiscriminato di alberi sulle strade abruzzesi. Poco più di un mese fa la vicenda dell’abbattimento degli storici filari della Piana delle Cinque Miglia e oggi le strade d’Abruzzo vedono scomparire un ulteriore patrimonio naturalistico e paesaggistico con il taglio indiscriminato di tigli nel comune di Villa Rosa (in realtà Martinsicuro, ndc) e quello di lecci secolari lungo la statale 259 tra Sant'Omero e Nereto», aggiunge la deputata dei 5 Stelle Valentina Corneli.
Ieri mattina, nonostante freddo e pioggia, alcuni cittadini si sono ritrovati sotto il ponte dell’autostrada al confine tra Martinsicuro e Colonnella per fare un sit-in contro il taglio, definito indiscriminato, dei tigli, chiedendo al sindaco di farsi promotore con l’Anas di un incontro per verificare la situazione. Massimo Vagnoni ha già intrapreso un percorso di verifica ed ha dato mandato agli uffici di preparare una nota da inviare all’Anas al fine di verificare le effettive necessità del taglio delle piante sulla 259.
Alex De Palo
Sandro Di Stanislao
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