Fagnano: «Svolta con i nuovi primari» 

Il direttore generale presenta i tre dirigenti: «Medici esperti e preparati, terranno alto il valore della sanità teramana»

TERAMO. «Per la Asl è un punto di svolta». Il direttore generale Roberto Fagnano presenta così l’arrivo dei tre nuovi primari appena nominati alla guida di reparti negli ospedali di Teramo e Atri. Si tratta di Michele Triggiani che da qualche giorno ha preso servizio nell’unità di Cardiochirurgia del “Mazzini”, Alessio Ciuffoletti, che a metà ottobre s’insedierà come direttore di Ortopedia e Traumatologia sempre al “Mazzini”, e di Enrico Marini, già dirigente medico di Cardiologia al “San Liberatore” dove assumerà il ruolo alla guida della Medicina Interna. «Con questi ingressi diamo un’organizzazione stabile alle tre unità operative», spiega Fagnano, «che potranno così ulteriormente migliorare i percorsi di cura dei pazienti».
Il valore aggiunto, secondo il manager, sta nel fatto che si tratta di direttori «di grande valore scientifico, al culmine della carriera, in un’età ancora giovane ma già espertissimi nelle loro discipline: medici molto motivati che sapranno darci il meglio e mantenere alto il valore della sanità teramana». Fagnano si sofferma in particolare sulla Cardiochirurgia del “Mazzini”. «Secondo i criteri del decreto Lorenzin non ci sarebbero stati i numeri, in termini di abitanti, questa specialità non ci poteva più essere qui», ricorda, «ma storia, tradizione e produttività hanno fatto sì che Teramo confermasse sul campo l’unità operativa complessa».
Triggiani, 55 anni, proveniente da Lecco, dove ha diretto una struttura specializzata in tecniche cardiochirurgiche mini-invasive, dopo una lunga esperienza al San Raffaele di Milano e a Bergamo, raccoglie insomma un’eredità importante. «Ho trovato personale scrupolo e competente, a cominciare dai cardiochirurghi», spiega il dirigente, «l’età media è un po’ alta, ma vuol dire che siamo esperti». Il nuovo direttore fissa una priorità: «Mettere al centro il paziente e non il medico, sembra banale ma nei fatti non è sempre così». Ciuffoletti, 49 anni, arriva da Ascoli dove negli ultimi 18 anni è stato dirigente medico e responsabile dell’unità operativa semplice di Chirurgia Protesica. Si è formato anche in Francia e da quell’esperienza, che considera essenziale per il suo percorso, trae spunto anche dell’assunzione del nuovo incarico. «Lì ho trovato un modo di lavorare scientifico e rigoroso a cui dovremmo ambire», spiega, «in passato comunque ho fatto un po’ di tutto e questo mi rende sereno per l’incarico che ho ricevuto». Marini, 52 anni, «gioca in casa», come sottolinea lui stesso, perché resta ad Atri dove ha iniziato la sua carriera e questo per lui «è un grande motivo di orgoglio». Il suo impegno mira un obiettivo preciso. «Sto combattendo per dare una nuova veste al reparto di Medicina interna», afferma, «che è tra i più importanti in un presidio periferico». L’informata di nuovi primari non si esaurisce con la presentazione dei tre nuovi ingressi. «Per altrettanti è tutto pronto», annuncia la direttrice sanitaria Maria Mattucci, «gli altri arriveranno a breve».
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