Incidente mortale nel mare di Silvi: la piccola barca da pesca sequestrata dalla procura di Teramo

Falciato dall’elica, indagato un pescatore 

È il proprietario dalla piccola barca che avrebbe investito l’ex marittimo mentre nuotava al largo. Oggi l’autopsia 

GIULIANOVA. La dinamica del drammatico incidente nel mare di Silvi prende forma nei primi atti giudiziari: quelli nei quali la Procura iscrive nel registro degli indagati il nome di un pescatore del posto per omicidio colposo. È l’uomo che sabato sera era al comando della piccola barca da pesca “Insidioso”, e non motoscafo come detto in un primo momento, che secondo l’accusa avrebbe investito Mario D’Eustacchio, il 63enne ex marittimo travolto dall’elica mentre stava nuotando al largo. Un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come quello dell’autopsia in programma per questa mattina e che consente all’indagato di nominare un proprio consulente medico. L’autopsia, disposta dal pm Greta Aloisi, sarà effettuata dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra alla presenza del medico legale Gabriele Paolini nominato dall’indagato.
Esame, l’autopsia, che mai come in questo caso appare di fondamentale importanza per capire se l’uomo sia stato ucciso da un malore che potrebbe averlo colpito in acqua e poi travolto dall’elica o se il decesso se sia stato una conseguenza delle lesioni provocate dalla barca che è stata sequestrata dalla guardia costiera sempre su delega del magistrato. In particolare, già nella giornata di ieri, è stato fatto un sopralluogo tecnico per prendere visione dell’elica. Così come nelle ultime ore sono state acquisite le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza della zona.
Intanto, con il passare delle ore, la dinamica emerge con maggiore chiarezza. A cominciare dal fatto che a dare l’allarme sia stato lo stesso pescatore: è stato lui a chiamare la capitaneria di porto. E sempre secondo una prima ricostruzione sembra che l’incidente sia avvenuto sul cosiddetto corridoio di lancio, ovvero il tratto di mare usato dalle imbarcazioni per poi raggiungere il largo. Il pescatore, infatti, stava andando a calare nasse e reti. La tragedia si è verificata nello specchio di mare antistante il tratto di spiaggia libera che si trova davanti alla pineta del Pescatore. È il luogo in cui Mario D’Eustacchio, esperto nuotatore ed appassionato di lunghe nuotate al largo, trascorreva molti pomeriggi estivi. Gli amici raccontano che quando la spiaggia si svuotata a lui piaceva immergersi in mare per nuotare fino al largo. Una passione, quella del mare, che è di famiglia. Il fratello Enzo, infatti, è un armatore di Silvi, proprietario di una vongolara.
(ha collaborato
Alfonso Aloisi)
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