Flocco, sfilata e relazione su Coco Chanel

Lo stilista teramano al festival “Le voci della storia” in Lombardia con intellettuali, storici e filosofi

TERAMO. E’ un profondo conoscitore della vita e dell’arte di Coco Chanel. Non è un caso che lo stilista teramano Filippo Flocco sia stato chiamato a tenere una relazione sulla stilista francese nel festival “Le voci della storia” che si terrà a Seregno, in Lombardia, dal 27 al 29 maggio e dal 10 al 12 giugno. Due fine settimana in cui letterati, filosofi e intellettuali daranno vista a conferenze, laboratori e rievocazioni storiche per dimostrare che anche la storia può diventare spettacolo. E sabato 28 maggio, nella sala Monsignor Gandini Flocco terrà la sua relazione sulla stilista che ha rivoluzionato l’immagine femminile. Accanto a “Chanel, il corpo liberato”, il tema della relazione di Flocco, sfileranno alcuni suoi capi “storici” ispirati alla stilista. Sarà una sfilata atipica perchè sarà danzante e le modelle saranno ballerine classiche.

«Io Chanel la vivo da sempre, una passione probabilmente ereditata da mia madre che si ispirava ai modelli di Chanel», racconta lo stilista, «sono sempre stato affascinato dalle linee atemporali che Chanel ha creato. Da trent’anni studio la sua vita, il carattere, i suoi codici identificativi immediati. Ad esempio il suo misticismo e i riferimenti alla numerologia e la sua passione per il duomo di Ravenna e lo stile bizantino, che hanno ispirato intere sue collezioni. Chanel era una donna di grande intuito, fiutava nell’aria quelle che sarebbero state le metamorfosi della moda e della società. Sapeva individuare quello che il momento chiedeva». Lo stilista sottolinea l’estrema attualità delle linee della stilista francese. «Abiti dei primo del Novecento indossati dalle modelle di oggi sono comunque efficaci: questa è la magia di Chanel. Lei che con le sue collezioni ha saputo rappresentare l’estetica della sua epoca – delle sue epoche – distinguendosi nelle sue creazioni, rimane moderna per sempre. Senza contare che tutte le donne le devono molto: se il busto non ad un certo punto non si è portato più è merito suo. Fu una donna inusuale, atipica, moderna e anticipatrice, che cambiò il modo di vestire, ma cambiò il modo di essere donna in tutto».

Questa l’essenza della relazione che terrà Flocco, accanto a quella di intellettuali come Antonio Caprarica che farà un omaggio alla Regina Elisabetta o Mario Giordano, Antonio Calabrò o i filosofi Corrado Ocone e Giuseppe Girgenti.a.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA