Frana di Paduli Iniziano i lavori per salvare le case

Campli, avviati gli interventi del Genio civile e del Comune Si attendono le paratie per frenare di più lo smottamento

CAMPLI. Sono iniziati i lavori per contenere la frana di Paduli. A un anno dalle evacuazioni di cinque famiglie - oltre alla chiesa dichiarata inagibile - sono stati avviati due interventi.
Uno di somma urgenza da parte del Genio civile e un altro, sempre in somma urgenza da parte del Comune. Il Genio civile dopo i rilievi del geologo incaricato, Mariano Mariani, sta realizzando delle trincee drenanti per non fare più affluire le acque di sorgenti naturali nel cratere della frana. L' intervento del Comune invece riguarda la riapertura del fossato e dei canali all'interno del cratere per far affluire le acque nel fossato.
Si stanno programmando anche degli interventi con paratie che serviranno a mettere in sicurezza le abitazioni: il comitato di cittadini spera che ciò avvenga il più presto possibile, anche per poter far rientrare gli evacuati nelle proprie case.
La piccola comunità di Paduli ha sostenuto una vera e propria battaglia per ottenere l’avvio dell’intervento. Determinante è stata la visita, avvenuta il 26 febbraio di Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile nazionale e del governatore Luciano D’Alfonso. La frana di Paduli, infatti, è peggiorata in occasione della nevicata di metà gennaio e un paio di case sono state ulteriormente danneggiate. Ma tutto risale al marzo 2015, quando nel comune di Campli avvennero due movimenti franosi: a Paduli e nel paese vicino Pastinella. La polemica è sorta perchè in quest’ultimo centro il Comune è intervenuto subito, a differenza di Paduli.
Dopo una serie di richieste cadute nel vuoto, gli abitanti di Paduli si sono rivolti a un legale, il quale ha fatto una diffida il 18 ottobre 2015. La situazione è sembrata sbloccarsi quando la Regione ha assegnato un finanziamento di 980mila euro destinato all'emergenza Paduli-Pastinella. Ma il Comune ha impegnato tutta la somma su Pastinella. La situazione intanto a Paduli si è aggravata sempre di più, fino agli sgomberi del 20 maggio 2016. Ma adesso la speranza di rientrare nelle proprie case diventa tangibile.
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