Nel cerchio Maria Angela Mastropietro

Giulianova, inchiesta appalti: Mastropietro e il marito restano agli arresti 

Il tribunale respinge la richiesta della difesa dei due coniugi: «Permangono ancora le esigenze cautelari»

GIULIANOVA. E’ un no «per esigenze cautelari che permangono» quello che fa restare Maria Angela Mastropietro e il marito Stefano Di Filippo agli arresti domiciliari.
Il tribunale, con il parere negativo della Procura, ha respinto la richiesta presentata dai legali della dirigente comunale di Giulianova (ora sospesa) e dell’imprenditore arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Castrum” su un presunto giro di mazzette per appalti. La donna è ai domiciliari dal 26 giugno dopo che il tribunale del Riesame dell’Aquila ha accolto la richiesta del difensore Guglielmo Marconi concedendole la misura alternativa dopo un mese di detenzione a Castrogno e ravvisando fossero venute meno le esigenze di custodia cautelare in carcere.
Nel frattempo la Procura (pm titolari del fascicolo Andrea De Feis e Luca Sciarretta) ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato per gli otto colpiti da misura e per loro il 15 dicembre si aprirà il processo per i reati di corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio, falsità in atti pubblici in materia di edilizia ed urbanistica.
Oltre alla Mastropietro e al marito, ci sono i fratelli Andrea e Massimiliano Scarafoni, imprenditori edili giuliesi; il funzionario dell’Asl Carmine Zippilli; l’imprenditore ed ex assessore al Comune Nello Di Giacinto; l’amministratore unico di Giulianova Patrimonio (società municipalizzata) Filippo Di Giambattista (che si è dimesso dall’incarico), e il 46enne di Isernia, collaboratore della società di De Filippo, Sergio Antonilli.
Ma nell’inchiesta Castrum ci sono altri 15 indagati, soprattutto imprenditori edili, per cui la Procura ha fatto uno stralcio. Per loro l’inchiesta è ancora aperta.(d.p.)
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