Giulianova, la guardia di finanza visita il cantiere della De Amicis 

Va avanti anche in agosto l’inchiesta Castrum: i lavori nella scuola sono nel mirino degli inquirenti. Acquisiti ulteriori documenti in Comune

GIULIANOVA. L’inchiesta giudiziaria Castrum sul presunto giro di mazzette e appalti a Giulianova, che nei mesi scorsi ha portato ad otto arresti, non si ferma nemmeno ad agosto. L’attività investigativa prosegue con nuove acquisizioni e blitz.
Nei giorni scorsi, su delega dei pm titolari del fascicolo Luca Sciarretta e Andrea De Feis, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno fatto visita al complesso scolastico De Amicis in piazza della Libertà dove sono in corso lavori di manutenzione dei solai e del tetto. Le Fiamme Gialle avrebbero eseguito dei controlli sulla scorta della documentazione acquisita nei giorni scorsi negli uffici tecnici comunali visto che l’appalto è uno dei tanti su cui sono in corso accertamenti. Va ricordato che nei giorni scorsi il gruppo consiliare del Pd ha fatto una richiesta di accesso agli atti per conoscere le modalità seguite dall’amministrazione comunale per l’assegnazione degli incarichi professionali e degli appalti. La richiesta di accesso agli atti, oltre alla De Amicis, riguarda anche la scuola media Pagliaccetti, il plesso di Colleranesco e la nuova caserma dei carabinieri. Nel mirino degli inquirenti sono finite anche alcune delibere su piani di lottizazione nella zona nord di Giulianova. Non è escluso che nei prossimi giorni, nonostante il periodo ferragostano, la polizia tributaria vada a scavare proprio tra le carte di quei lavori in itinere.
Dunque le indagini sull’operazione Castrum vanno avanti senza sosta e con nuovi filoni d’inchiesta. L'impianto accusatorio dell’operazione mette sul piatto i reati di corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio, falsità in atti pubblici in materia di edilizia ed urbanistica. In carcere all’alba del 23 maggio scorso sono finiti Maria Angela Mastropietro, dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Giulianova, che dopo l’avvio dell’inchiesta era stata spostata nel settore finanziario dell’ente; il marito Stefano Di Filippo, imprenditore; i fratelli Andrea e Massimiliano Scarafoni, rispettivamente di imprenditori edili giuliesi. I quattro successivamente sono stati posti ai domiciliari e di recente rimessi in libertà. E ai domiciliari sono andati subito il funzionario dell’Asl Carmine Zippilli; l’imprenditore ed ex assessore al Comune Nello Di Giacinto; l’amministratore unico di Giulianova Patrimonio (società municipalizzata) Filippo Di Giambattista, e il collaboratore della società di De Filippo, Sergio Antonilli. Anche per loro di recente domiciliari revocati.
Alfonso Aloisi
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