Gli avvocati Gianluca Restano, Gianluca Carradori e Angelozzi davanti al carcere Castrogno per gli interrogatori dei Santoleri (foto di Luciano Adriani)

Giulianova, pittrice uccisa: padre e figlio non rispondono al giudice

Simone e Giuseppe Santoleri sono accusati di omicidio e sottrazione di cadavere, ma scelgono la linea del silenzio

TERAMO. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio ed ex marito della pittrice Renata Rapposelli, accusati di averla uccisa e di aver cercato di nascondere il cadavere. Questa mattina i due, assistiti dagli avvocati Gianluca Reitano, Gianluca Carradori e Alessandro Angelozzi, sono comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari (Gip) di Teramo Roberto Veneziano per l'interrogatorio di garanzia, scegliendo per il momento la linea del silenzio.

leggi anche: Simone e Giuseppe Santoleri, figlio e ex marito della pittrice uccisa Giulianova, duplice movente sulla pittrice uccisa Per il gip di Ancona, non vi sarebbero solo questioni economiche nell'accusa di concorso in omicidio volontario a carico di Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio e ex marito di Renata Rapposelli

Nei prossimi giorni, intanto, gli atti dovrebbero arrivare da Ancona a Teramo, dopo che il gip del Tribunale del comune marchigiano si è dichiarato incompatibile per questioni di competenza territoriale. L'arresto era scattato nei giorni scorsi, con il gip che aveva individuato nell' «incessante e attuale attività di inquinamento probatorio» l'urgenza di disporre la misura cautelare a carico di padre e figlio.