I 5 Stelle: mai attuate le misure comunali contro la ludopatia 

I grillini pungono l’amministrazione: «Risale a un anno fa la mozione approvata in consiglio, poi solo silenzio»

TERAMO. «Non c’è più tempo per tentennamenti e tatticismi». Il richiamo all’amministrazione comunale parte dal Movimento 5 stelle sull’attuazione delle misure di contrasto alla ludopatia. Queste sono state individuate con una mozione approvata un anno fa in consiglio comunale. Il documento prevedeva, tra l’altro, l’attivazione di tavoli istituzionali per coordinare interventi finalizzati a contenere il gioco d’azzardo cronico. Finora, però, non si è saputo nulla di questa iniziativa. «Sarebbe doveroso riferire quanti dei citati tavoli siano stati aperti nel corso dell’anno», afferma la capogruppo grillina Pina Ciammariconi, «con quali risultati e che tipo di attività si è deciso di intraprendere atteso che il tutto, ammesso che sia stato fatto, è avvenuto in totale riservatezza». Il Movimento 5 stelle ha più volte nei mesi scorsi sollecitato la pubblicazione dell’ordinanza anti-ludopatia «ma ci è stato risposto che si era in attesa di un ricorso al Tar del Lazio riguardante un’ordinanza analoga emessa dal Comune di Anzio». Ci sarebbero, però, pronunciamenti a favore della limitazione degli orari di apertura delle sale gioco imposta dall’amministrazione di Roma. Secondo Ciammariconi, dunque, il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore Antonio Filipponi stanno prendendo tempo perché l’ordinanza teramana prenderebbe a riferimento quella di Anzio finita davanti al Tar. «Se così non è», conclude Ciammariconi, «si attivino affinché, in tempi brevissimi, Teramo entri a far parte della schiera di Comuni che ha cercato di porre un argine alla ludopatia». (g.d.m.)
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