I fedeli disertano la messa contro il parroco rottamatore

Silvi, il frate è arrivato alla parrocchia Santa Maria Assunta da tre mesi: ha subito chiuso la cappella costruita con i soldi della comunità e ha vietato un saluto al novantenne padre Dionisio che andava via

SILVI. Fedeli disertano la messa contro il parroco “rottamatore” e chiedono l’intervento della curia. E’ quanto accade nella storica parrocchia Santa Maria Assunta" di Silvi. Domenica scorsa a partecipare alla celebrazione delle 11.30 c'erano poche anime. I motivi della defezione dei fedeli sarebbero da ricercarsi in alcuni comportamenti del parroco fra’ Massimiliano, insediatosi da tre mesi. Tra i diversi eventi che hanno scatenato i malumori e proteste dei fedeli quello verificatosi durante la messa di Natale quando il parroco ha annunciato «di voler rottamare tutto quello che avevano costruito i suoi predecessori».

A confermare le sue parole è stata l'immediata chiusura di una cappella appena costruita (con i soldi dei fedeli). Sulla porta il sacerdote aveva scritto un cartello: «il luogo è stato chiuso per motivi di sicurezza accuso i miei predecessori di poca onestà». Poi, durante la messa dell'Epifania, il parroco ha ironizzato contro quanti si erano rivolti ai suoi superiori per protestare contro la sua persona. L’attrito fedeli-parroco è salito alle stelle. Rosanna Centorame, del gruppo corale afferma: «in 50 anni di frequentazione della parrocchia dell'Assunta si sono avvicendati tanti parroci: c'è stato sempre un rapporto di collaborazione. Adesso non capiamo il perché il parroco se la prenda con noi fedeli. Abbiamo notato che anche gli altri frati si sentono avviliti da questa situazione. L'ultimo affronto c'è stato domenica scorsa quando noi parrocchiani volevamo leggere sull'altare un messaggio d'addio per l'anziano padre novantenne padre Dionisio, che è stato improvvisamente trasferito. Il parroco ce lo ha negato creando uno sconcerto tra di noi fortissimo». La fedele si chiede: «Dove è lo spirito francescano nel suo comportamento? In chiesa nessuno deve fare il padre padrone. Non ci si può proibire di amare e di estrenare i propri sentimenti». Cristina Pavone aggiunge: «Vogliamo che si ascolti la nostra voce e la curia intervenga. Molti fedeli non frequentano piu' la parrocchia. Il clima che si respira è pesante». L’attivista Gabriella Costantini affonda: «troppa prepotenza da parte di questo nuovo parroco, la chiesa l'anno costruita i fedeli e noi non vogliamo che tutto venga rottamato. E' possibile che il vescovo permetta così tanto clamore all'interno della nostra comunità?».Gli fa eco un altro fedele: «se un' intera comunità protesta un motivo ci sarà. I superiori tengano conto anche della nostra posizione». Il parroco domenica scorsa davanti ai fedeli, ha letto una lettera firmata dal ministro provinciale che conferma lo stato di malessere in comunità: «quando c'è una discordia ci sono delle cause dove ognuno ha delle responsabilità. Mi rivolgo alla comunità che cammina nella fede e voglio che iniziate a collaborare, vi esorto a non dividervi. Le divisioni non sono il modo migliore per testimoniare Cristo».

Domenico Forcella

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