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I ragazzi della scuola media impiantano un orto urbano

COLLEDARA. Diploma e “kit del contadino” per gli studenti della I D della scuola media di Colledara che ieri mattina hanno presentato i risultati del progetto sociale “Ortoincentro”, un vero e...

COLLEDARA. Diploma e “kit del contadino” per gli studenti della I D della scuola media di Colledara che ieri mattina hanno presentato i risultati del progetto sociale “Ortoincentro”, un vero e proprio orto urbano realizzato a scopo didattico dai ragazzi con il supporto dei docenti e degli esperti. Un’iniziativa partita durante l’anno scolastico che li ha visti impegnati in attività in aula, in laboratorio e pratica sul campo e che ha portato alla creazione dell’orto didattico con piante di insalata, erbe aromatiche, alberi da frutto e l’allestimento con la mostra di tutti i cartelloni delle varie fasi progettuali di un museo delle arti contadine nello stabile vicino alla chiesa di San Paolo. Un progetto promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Manuele Tiberii in sinergia con la scuola, le famiglie e il territorio con i fini di inclusione e aggregazione sociale, recupero delle tradizioni, educazione ambientale e alimentare, finanziato per 30mila euro dai fondi di solidarietà del Comitato sisma del Centro Italia nato dalla sinergia tra sindacati e Confindustria a sostegno di enti, associazioni non profit e imprese del cratere sismico. Un progetto che ha permesso la riqualificazione di una zona centrale di Colledara e dello stabile dove ci sono il museo e l’orto che è stato dotato, grazie sempre ai fondi sisma del Comitato, anche di una cucina, un generatore, un telefono satellitare e un defibrillatore. Con queste attrezzature, lo stabile da centro di aggregazione e area espositiva può trasformarsi in caso di emergenza in un centro di ricovero. «Questo progetto ha attivato tutte le discipline e competenze ed è un esempio di didattica del futuro», ha detto Giovanna Falconi, preside dell’istituto comprensivo “ Parrozzani” di Isola, Colledara, Castellie Tossicia. «Sono felicissima di questa rete che si è sviluppata e sarei contenta che questi progetti continuassero e coinvolgessero altri plessi perché rappresentano un modo innovativo di imparare e di far stare insieme i ragazzi». Soddisfatto anche il primo cittadino: «Questo progetto si va ad aggiungere alle tante iniziative svolte in questi anni. L’impegno che ci assumiamo insieme alla comunità è di non farlo diventare una cattedrale nel deserto, ma valorizzarlo nel futuro».
Adele Di Feliciantonio
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