Ictus e aneurisma, salvati due ragazzi

Al Mazzini trattamenti di radiologia vascolare su un calciatore 20enne di Ortona e un 18enne di Montenero di Bisaccia

TERAMO. Salvati al Mazzini due ragazzi di 18 e 20 anni in poche ore. Sono due i trattamenti endovascolari praticati in radiologia su altrettanti pazienti, arrivati in ospedale il primo con un’emorragia cerebrale e il secondo con un ictus.

Vincenzo Di Egidio, primario della radiologia del Mazzini, specializzato in radiologia vascolare, ha trattato il primo paziente, R.G.S. di 20 anni, arrivato con l’elisoccorso da Orotona, la notte fra domenica e lunedì. Il giovane stava giocando una partita di calcio quando ha colpito il pallone di testa. Questa volta l’urto gli ha causato un’emorragia subaracnoidea, causata dalla rottura di un aneurisma dell’arteria comunicante anteriore, che passa appunto proprio dietro alla fronte.

R.G.S. è stato portato con l’elicottero del 118 al Mazzini, è stato intubato dai rianimatori e dopo una consulenza con i neurochirurghi è stato sottoposto ad embolizzazione. In sostanza sono state messe delle spirali in platino che hanno bloccato la rottura del vaso. Tutto questo con un accesso endovascolare, tramite l’arteria femorale, neuronavigando fino all’aneurisma.Il ragazzo, dapprima ricoverato in rianimazione, dopo 24 ore è stato spostato in reparto, sveglio e con respiro spontaneo. E probabilmente fra una decina di giorni sarà a casa.

L’altro caso invece riguarda un ragazza di 18 anni, di Montenero di Bisaccia, che martedì pomeriggio è andato al pronto soccorso dell’ospedale di Lanciano perchè non riusciva più a parlare e aveva difficoltà a muovere parte del corpo. G.D.V. è arrivato al Mazzini in stato semicomatoso.All’ospedale di Lanciano è stata tentata una terapia fibrinolitica sistemica ma il paziente non è migliorato: era necessario un trattamento edovascolare, per cui è stato traportato al Mazzini. E intorno alla mezzanotte – dopo essere stato intubato dal rianimatore e dopo una consulenza neurochirurgica – è stata praticata una trombectomia endovascolare, cioè una disostruzione con stentriver riuscendo a riaprire il vaso. Il ragazzo aveva infatti una trombosi dell’arteria basilare, la più importante perchè responsabile dell’attività cardiaca e respiratoria. Ieri pomeriggio il ragazzo, in rianimazione, è stato svegliato e non aveva nessun deficit neurologico.

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