Cani ammessi sulle spiagge di Silvi. Il Comune non ha posto alcuna limitazione all'accesso

SILVI

Il Comune non pone il divieto, via libera ai cani in spiaggia 

Dopo un dibattito su Facebook, la Capitaneria chiarisce: «Gli animali non possono entrare solo nel Parco marino» 

SILVI. In un momento in cui i social sono visti soprattutto come diffusori di bufale, a Silvi accade l’esatto contrario. Da un dibattito sul gruppo Facebook “Silvi nell’anima” sul divieto di portare i cani in spiaggia scaturisce l’approfondimento di una cittadina, un suo quesito alla Capitaneria di porto e dunque la scoperta. A dispetto di tutte le supposizioni Silvi è una spiaggia “dog friendly”.
La maggioranza crede che portare un animale in spiaggia, e tantopiù farlo bagnare, può essere fonte di guai, quantomeno di multe.
Ma Mara Romani ha voluto approfondire l’argomento. E ha pubblicato sul gruppo la legge regionale 19 del 2014, “Norme per l'accesso alle spiagge degli animali da affezione” secondo cui i cani possono accedere alle spiagge – con le prescrizioni indicate nella stessa – se non diversamente disposto dai singoli Comuni, potendo anche fare il bagno in mare, puntualizzando che spetta ai Comuni e agli stabilimenti identificare entro il 30 marzo di ogni anno le zone da interdire.
A questo punto è scattata la verifica per capire se il Comune ha esercitato l’opzione e posto il divieto. «Sull’albo pretorio non risultano ordinanze e nessuno ne ha conoscenza», racconta Daniele Vigato, l’amministratore di “Silvi nell’anima”, «la guardia costiera, interpellata via email da Mara Romani, ha fatto sapere che relativamente al Comune di Silvi non risulta alcun provvedimento di divieto emesso in tal senso, a differenza degli arenili ricadenti in area marina protetta Torre del Cerrano dove dal 1° marzo al 30 luglio non è consentita la circolazione libera o al guinzaglio dei cani».
Quindi, a meno che i singoli concessionari abbiano fatto specifica istanza di divieto, i quattrozampe possono accedere in spiaggia a Silvi, come si legge nella risposta alla cittadina della Capitaneria, che peraltro prega di «estendere tale spiegazione anche ad altri utenti “social” del gruppo “Silvi nell’anima”». Un ruolo positivo, dunque di Facebook. «Il gruppo da quattro anni è la finestra dei silvaroli, uno strumento utile nel contesto social, perché gestito anteponendo educazione e rispetto per le persone e la realtà dei fatti».
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