Tortoreto

Il giudice di pace annulla la multa sulle strisce blu

Contravvenzione da 25 euro all’auto che sosta oltre l’orario pagato.Un automobilista di Alba vince il ricorso contro il Comune e crea un precedente

TORTORETO. Da Tortoreto il ricorso che mette a rischio centinaia di multe in tutta la provincia e che potrebbe costringere i Comuni ad adeguarsi alle direttive ministeriali sui parcheggi a pagamento. Tenere parcheggiata l’automobile sulle strisce blu oltre il tempo limite per cui si è pagato il ticket non è infatti passibile di multa: basta pagare la differenza.

Lo ha detto a più riprese il ministero dei Trasporti e nei giorni scorsi lo ha ribadito il giudice di pace che ha accettato il ricorso avanzato da un cittadino di Alba Adriatica contro il Comune di Tortoreto, che ora gli deve rimborsare la multa più le spese per la pratica. Questo sarebbe il primo caso di un ricorso del genere in provincia di Teramo, mentre nella vicina provincia di Ascoli se ne parla già da diversi anni. Proprio la conoscenza di come funziona il sistema delle strisce blu a San Benedetto, dove la stessa giunta comunale ha chiarito la questione già nel 2011, ha permesso al cittadino albense in questione di non sobbalzare alla vista della multa comparsa sul parabrezza della sua auto nell’agosto scorso.

Quella mattina, infatti, lui aveva pagato alla macchinetta l’importo corrispondente a 50 minuti di sosta, ma dopo un’ora e mezza, un ausiliario del traffico, vedendo l’auto ancora parcheggiata, aveva segnalato la cosa alla polizia municipale che aveva provveduto ad inoltrargli la multa di 25 euro. L’albense però, dopo averla pagata, la multa l’ha subito spedita, senza rivolgersi ad un avvocato, al giudice di pace, che ora l’ha annullata condannando il Comune di Tortoreto a un rimborso di 43 euro. Lasciare l’automobile per più tempo rispetto a quello per cui si è pagato, infatti, non rappresenterebbe secondo il giudice un’infrazione al codice della strada, bensì una semplice “inadempienza contrattuale”, che andrebbe sanata pagando la tariffa equivalente ai minuti di sosta in più di cui si è usufruito. Che per il cittadino in questione vale a dire 40 centesimi anziché i 25 euro richiesti dall’ente. Questa pronuncia ora rischia di rappresentare un precedente importante che potrebbe spingere in tanti, non solo a Tortoreto, a rivolgersi al giudice di pace per farsi annullare la multa ricevuta.

Per tamponare l’invasione di ricorsi, i Comuni dovrebbero aprire sportelli a disposizione dei cittadini per permettere loro di sanare l’ “inadempienza contrattuale”. Così, del resto, accade a San Benedetto, che già in passato ha fatto scuola ai Comuni della costa vibratiana proprio con la decisione di rendere a pagamento gli stalli sul lungomare per renderlo più ordinato e per ottenere fondi extra.