Il suono delle campane scatena proteste ad Alba 

Gruppo di residenti del centro: «Da tre mesi i rintocchi cominciano alle 6.50 del mattino, sono insopportabili. Il sindaco combatta l’inquinamento acustico»

ALBA ADRIATICA. Non c’è solo la movida estiva a tenere svegli i cittadini di Alba Adriatica e a far scoppiare le proteste, ma anche le campane della chiesa di Sant’Eufemia che suonerebbero fin dal primo mattino. A chiedere «buon senso» alla parrocchia guidata da don Stefano Galeazzi, che solo da pochi mesi è tornata ad avere un campanile dopo il lungo periodo di inagibilità, è un gruppo di residenti del centro città. A farsi portavoce è uno di loro, Rosario Dalli Cardillo, che spiega: «Vivo con la mia famiglia a dieci metri in linea d’aria dal campanile. Da circa tre mesi le campane della chiesa hanno cominciato a suonare già alle ore 6.50 circa del mattino, con una replica dopo appena due minuti, scandendo poi il passare delle ore nel resto della giornata e raggiungendo un livello sonoro insopportabile».
Continua il cittadino, parlando di “inquinamento sonoro”: «Questo accade durante la stagione estiva, quando ognuno di noi dorme con le finestre aperte a causa del caldo e si vede compromettere il riposo essenziale. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che il suono delle campane è sempre stato il mezzo usato per richiamare la popolazione alla celebrazione liturgica, avvisare di un funerale e altro ancora, oltre che in passato per scandire i momenti della giornata. Ritengo però che il parroco dovrebbe adottare accorgimenti idonei a contenere le immissioni rumorose eccedenti e stabilire orari più accettabili che non coincidano con le ore del riposo dei cittadini, che non devono subire disagi dalle manifestazioni del culto. Basta solo un compromesso di buon senso, in modo che le campane possano continuare a suonare ma senza infastidire chi non ha alcun interesse al loro suono».
Si apre dunque un fronte polemico inedito sulla questione annosa della quiete pubblica, che nelle settimane scorse era tornata al centro della discussione cittadina per le consuete proteste contro la musica notturna della discoteca Il Gattopardo e dei locali del lungomare. Ma di attività rumorose da tenere sotto controllo ce ne sarebbero diverse. Dalli Cardillo lancia un appello generico al sindaco Antonietta Casciotti: «Il diritto al riposo di chi paga regolarmente le tasse non sia trascurato da chi ha il dovere di tutelarlo. Si chiede un intervento del primo cittadino per l’abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l’inibitoria parziale o totale di determinate attività, specialmente in estate».
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