Il Tar ordina di verificare lo scrutinio 

La prefettura incaricata di procedere a una serie di controlli sui verbali sia del primo turno che del ballottaggio

GIULIANOVA. La sezione prima del tribunale amministrativo regionale ha emesso ieri l’ordinanza relativa al ricorso presentato da Pietro Tribuiani, candidato sindaco del centrodestra alle ultime comunali, teso a verificare eventuali irregolarità verificatesi nei seggi. Il Tar ha disposto la “verificazione” di alcuni elementi legati allo scrutinio delle schede elettorali e relativi verbali sia nel primo che nel secondo turno delle elezioni amministrative. Il ricorso di Tribuiani, rappresentato dal legale Anthony Ernest Aliano, riguarda l’annullamento degli atti relativi alle operazioni elettorali (verbali del 26 maggio 2019, primo turno, e del 9 giugno 2019, turno di ballottaggio) e dell’atto dell’ufficio centrale elettorale del 13 giugno 2019 recante la proclamazione degli eletti alla carica di consiglieri comunali e di sindaco del Comune di Giulianova. Nel mirino di Tribuiani anche la delibera consiliare numero 1 del Comune di Giulianova del 29 giugno 2019 recante la convalida dell’elezione dei consiglieri comunali e del sindaco, ed ogni altro atto o provvedimento preordinato o connesso alla proclamazione degli eletti.
Il Tar, relatrice Paola Anna Gemma Di Cesare e presidente Umberto Realfonzo, dopo aver ascoltato i legali delle parti, ha ritenuto necessario disporre la verificazione dell’insieme e, per l’effetto, di incaricare il prefetto di Teramo, con facoltà di delega, che dovrà provvedere ad essa, in contraddittorio alle parti costituite, con preavviso di cinque giorni dell’ora giorno e luogo della verificazione stessa. Gli accertamenti dovranno riguardare sia le operazioni di scrutinio del primo turno del 26 maggio che di quello di ballottaggio del 9 giugno 2019. Tante e diverse le verifiche richieste, tra cui: le schede elettorali consegnate alle sezioni, quelle autenticate, quelle rimaste in bianco, il numero degli elettori, il numero dei votanti, la corrispondenza tra il numero dei votanti, le schede scrutinate ed altri controlli collegati sempre alle operazioni di voto e di scrutinio, con particolare riferimento alle schede dichiarate nulle. Il Tar ha concesso al prefetto tre mesi di tempo per portare a termine gli adempimenti fissati indicando la data del 15 gennaio 2020 per l’udienza della discussione.
L’avvocato Angelo Raffaele Pelillo, difensore di nove consiglieri comunali di maggioranza, afferma: «L’ordinanza pubblicata ieri si inquadra in un ordinario percorso istruttorio nei contenziosi elettorali in presenza di puntuali confutazioni dei consiglieri costituiti, del sindaco e del Comune di Giulianova relativamente ai rilievi presentati da Tribuiani riguardanti alcune sezioni». In una nota diffusa dall’amministrazione comunale viene sottolineato che «il Tar sospende ogni decisione disponendo la verifica delle operazioni di alcune sezioni elettorali. Occorre, quindi, procedere a riscontrare la correttezza delle operazioni elettorali in quanto alcuni verbali presentano delle irregolarità formali. In ogni caso non si procederà al riconteggio dei voti, se non di dodici schede dichiarate nulle. Non è quindi in discussione il risultato elettorale in sé». Pietro Tribuiani è soddisfatto dell’esito: «Con le verifiche disposte dal Tar si farà chiarezza fino in fondo». L’avvocato Aliano afferma: «Il Tar ha disposto la verifica della legittimità dei verbali decidendo altresì, per l’effetto, la rivalutazione del dato espresso in determinate sezioni. Ne discende», sostiene il legale, «che qualora siano riscontrate le anomalie dedotte con ricorso, vi sarebbe un ritorno alle urne per i cittadini di Giulianova».
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