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Il terreno per la nuova Ponzano è idoneo
Civitella, niente esproprio: in chiusura l’accordo con il proprietario che vende a circa 200mila euro
CIVITELLA DEL TRONTO. Oltre tre ettari e mezzo per la nuova Ponzano. La commissione preposta ha valutato l’unica offerta pervenuta per la ricostruzione della frazione civitellese, collassata per un enorme movimento franoso il 13 febbraio 2017. L’appezzamento in questione, idoneo dal punto di vista tecnico, ha ricevuto anche il parere di congruità economica da parte dell’Agenzia per il territorio. L’area, stimata in circa 200mila euro di valore agricolo, è giudicata apprezzabile sia per posizione che per assenza di dissesto idrogeologico. In settimana si dovrebbe procedere all’accettazione da parte del privato del valore stimato, superando il rischio dell’esproprio per pubblica utilità. In un primo momento, infatti, i due proprietari che avevano presentato una sola proposta avevano chiesto una somma ritenuta troppo superiore al valore stimato. Poi uno dei due ci ha ripensato e ha messo a disposizione altri terreni di proprietà raggiungendo, in termini di metri quadrati, l’area utile alla ricostruzione della frazione.
Una volta chiuso l’accordo, si penserà alla variante al Prg che classificherà l’area da agricola a edificabile e, quindi, si potrà procedere alla fase progettuale. Quando il consiglio di Civitella del Tronto si sarà espresso, si darà il via al piano attuativo per stabilire anche le opere di urbanizzazione. Dunque le procedure vanno avanti ma, come si immaginava, i tempi non sono brevissimi. L’ufficio tecnico comunale ha già proceduto alla mappatura dei fabbricati: la nuova Ponzano, delocalizzata nella vicina Sant’Eurosia, dovrà prevedere il frazionamento in lotti per ridare casa e dignità a 39 nuclei familiari per 33 fabbricati. Va aggiunto che l’intero iter resta sotto commissario straordinario alla ricostruzione.
In attesa che Ponzano risorga altrove, la vecchia frazione franata dovrà essere messa in sicurezza e dal ministero sono giunti 3,5 milioni per le opere. Il commissario straordinario del governo, Paola De Micheli, ha firmato l’ordinanza (la numero 64 del 6 settembre scorso) che assegna all’Abruzzo 15 milioni di euro, di cui una parte destinata proprio per Ponzano. La frazione non è la sola destinataria. A spartirsi i 15 milioni destinati all’Abruzzo c’è anche Castelnuovo di Campli, dove gli interventi ammessi a finanziamento riguardano la messa in sicurezza della frana e della parte storica dell’insediamento. A Padula di Cortino, invece, si guarda alla messa in sicurezza di un abitato storico a rischio idrogeologico e a Casoli di Atri alla messa in sicurezza della frana in una zona ad alto rischio idrogeologico.
Alex De Palo
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
Una volta chiuso l’accordo, si penserà alla variante al Prg che classificherà l’area da agricola a edificabile e, quindi, si potrà procedere alla fase progettuale. Quando il consiglio di Civitella del Tronto si sarà espresso, si darà il via al piano attuativo per stabilire anche le opere di urbanizzazione. Dunque le procedure vanno avanti ma, come si immaginava, i tempi non sono brevissimi. L’ufficio tecnico comunale ha già proceduto alla mappatura dei fabbricati: la nuova Ponzano, delocalizzata nella vicina Sant’Eurosia, dovrà prevedere il frazionamento in lotti per ridare casa e dignità a 39 nuclei familiari per 33 fabbricati. Va aggiunto che l’intero iter resta sotto commissario straordinario alla ricostruzione.
In attesa che Ponzano risorga altrove, la vecchia frazione franata dovrà essere messa in sicurezza e dal ministero sono giunti 3,5 milioni per le opere. Il commissario straordinario del governo, Paola De Micheli, ha firmato l’ordinanza (la numero 64 del 6 settembre scorso) che assegna all’Abruzzo 15 milioni di euro, di cui una parte destinata proprio per Ponzano. La frazione non è la sola destinataria. A spartirsi i 15 milioni destinati all’Abruzzo c’è anche Castelnuovo di Campli, dove gli interventi ammessi a finanziamento riguardano la messa in sicurezza della frana e della parte storica dell’insediamento. A Padula di Cortino, invece, si guarda alla messa in sicurezza di un abitato storico a rischio idrogeologico e a Casoli di Atri alla messa in sicurezza della frana in una zona ad alto rischio idrogeologico.
Alex De Palo
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