In città il presepe monumentale di Castelli 

La scrittice Di Pietrantonio testimonial, in mostra le opere dei bambini sul patrono San Berardo

TERAMO. Entrano nel vivo gli altri appuntamenti del Natale teramano organizzati dal comitato Rinascita di cui fanno parte il Comune, i commercianti, vari enti e di cui la Provincia è capofila. Il presepe monumentale dell’Istituto “Grue” di Castelli si presenta con due testimoni d’eccezione: il racconto dell’opera e della mostra che sarà inaugurata martedì alle 18 nella sala Ipogea di piazza Garibaldi sarà affidata alla voce della scrittrice Donatella Di Pietrantonio, l’autrice de “L’Arminuta” e all’artista Fausto Cheng nativo di Castelli ed ex studente dell'istituto d'arte. L’intervista a Cheng è stata realizzata dalla Fondazione dell’università di Teramo con l’intervento della docente Raffaella Morselli, le musiche di Paolo Di Sabatino, cura di Paola Besutti e Paolo Coen. Il video della Di Pietrantonio è curato da Pietro Costantini.
Il presepe è un complesso scultoreo di 54 statue, opera corale realizzata nell’arco di dieci anni (1965-1975) da docenti e allievi dell’istituto d’arte di Castelli (oggi liceo artistico per il design). Artefici ispiratori furono Serafino Mattucci, allora direttore e animatore dell’Istituto, e i professori Gianfranco Trucchia e Roberto Bentini. Il presepe fu esposto la prima volta a Castelli, sul sagrato della Chiesa Madre, nel dicembre del 1965. Nel Natale del 1970 fu esposto a Roma (Mercati di Traiano) e qualche anno dopo a Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv.
Dal 19 dicembre, festa di San Berardo, al Duomo e nei locali della Caritas a fianco della cattedrale, saranno esposti oltre 400 opere degli alunni delle scuole primarie teramane (coordinate dall’Ufficio scolastico provinciale) che hanno ripercorso la storia della città e dei luoghi ricomponendo la figura del Santo Patrono.
Per la mostra “Sulle tracce di San Berardo” i bambini, supportati da un corpo docente che ha aderito con impegno ed entusiasmo al progetto, hanno preparato i lavori utilizzando numerosi linguaggi: da quelli tradizionalmente artistici a quelli digitali e multimediali. Decine el letterine a San Berardo: i bambini non chiedono giocattoli ma doni per la loro città, una città che vorrebbero bella, pulita, inclusiva e illuminata tutto l’anno. E poi video, racconti collezionati come piccoli libri, fotografie. Oggi pomeriggio, intanto, appuntamento alle 18.30 ai Tigli per l’inaugurazione del Bosco incantato dopo lo slittamento della precedente data causa maltempo.
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