La squadra dell'Italia alla sfilata degli atleti per la Coppa Interamnia (fotoservizio di Luciano Adriani)

TERAMO

Interamnia, la sfilata degli atleti colora la città / FOTOGALLERY

Il saluto del sindaco D’Alberto: «Portiamo al mondo il messaggio dell’accoglienza e della fratellanza»

TERAMO. Un serpentone colorato e festoso ha attraversato il centro della città, per poi riversarsi un una piazza Martiri gremita per la sfilata inaugurale della Coppa Interamnia. Come lo scorso anno, le forze dell'ordine hanno distribuito circa 3000 talloncini nei quattro varchi adiacenti al campo di piazza Martiri. Il percorso della sfilata, a causa della chiusura di via Capuani, è tornato ad essere quello di qualche anno fa: partenza da viale Mazzini, poi via Rozzi, corso San Giorgio ed arrivo in piazza, dove la manifestazione è stata presentata da Mirella Lelli e Luigiaurelio Pomante.

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Sul campo di piazza Martiri si sono poi esibiti la Mo' Better Band, la Pineto Street Band e la Compagnia dei Folli, trampolieri e ballerini che hanno stupito tutti con danze e acrobazie. Alle 21.30 gli atleti hanno iniziato a sfilare da viale Mazzini fino a raggiungere piazza Martiri verso le 22, preceduti da una piccola parata di moto e auto d'epoca, dalla banda di Campli e da una delegazione Unicef. All'arrivo gli atleti sono stati accolti dall'inno della Coppa Interamnia cantato da Gaetano Esposito, in arte Ethan. Quindi il saluto del sindaco Gianguido D'Alberto: «Benvenuti a tutti. Un grazie immenso al patron della coppa Pierluigi Montauti che ha permesso tutto questo. Anche per questa edizione la parola d'ordine è stata “Accoglienza”. Nessuna barriera, nessuna avversità, nessun odio. Solo tanta fratellanza tra popoli diversi ma uniti. Questo è il messaggio che la nostra città manda ogni anno al mondo. Sono orgoglioso di potervi salutare in questa manifestazione che è un vanto per Teramo e per i teramani. Viva Teramo, viva la Coppa Interamnia, viva Teramo città aperta al mondo». Alle 23 festa conclusiva della parata all'insegna della musica per i teramani e gli atleti.
Sono 122 le squadre provenienti da 32 nazioni e circa 3000 atleti accolti nelle strutture scolastiche della città. L'organizzazione è stata fin qui impeccabile come ha spiegato Carla Dragoni, addetto stampa della manifestazione : «C'è stato qualche problema in merito agli alloggi, il numero di aule disponibili è stato leggermente inferiore a quello che ci aspettavamo ma solo perché alcune hanno attrezzature fisse e non spostabili che ne hanno reso impossibile l'utilizzo. Ma parliamo comunque di un numero esiguo, inoltre gli atleti hanno mostrato già dalle prime ore un gran senso di adattamento».
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