Gli attrezzi da scasso recuperati dalla polizia

Teramo

Irruzione nel covo, scoperta la banda dei furti in casa / VIDEO

Arrestati quattro albanesi a San Benedetto del Tronto: secondo la polizia avevano appena messo a segno dei colpi nel Teramano

ASCOLI. Erano appena rientrati da una serie di furti messa a segno nella provincia di Teramo i quattro albanesi che sono stati arrestati questa notte  a San Benedetto del Tronto. La polizia ha fatto irruzione nel loro covo e fatto scattare le manette intorno ai polsi di: Cera Arlin, nato a Nezhej, 32 anni, già destinatario di un provvedimento di espulsione per ricettazione, Gjeta Mateo, di Durazzo, 28, incensurato, Vlashi Rigels, di Mumarras, 25, coinvolto in altre indagini per furto e Vata Admir, di Durazzo, 25. Le accuse vanno dal furto aggravato, alla ricettazione, e resistenza a pubblico ufficiale.

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La banda dei furti in casa arrestata dalla polizia
I quattro albanesi vengono portati via dopo l'irruzione nel covo di San Benedetto

La squadra mobile della questura di Ascoli Piceno ha scoperto il covo pedinando uno dei sospettati che nel frattempo si era procurato una grossa mola e vari arnesi da scasso pesante in vista probabilmente di un colpo importante. Secondo la polizia, la gang tornava su di un Nissan Qashqai che successivamente è risultato rubato a Monteprandone. Veniva quindi circondata, ma nonostante non avesse via di fuga cercava di sottrarsi all’arresto opponendo resistenza e ferendo un agente nel tentativo di fuga. Nel corso delle perquisizioni del covo e delle abitazioni private degli albanesi è stata recuperata varia refurtiva, attrezzi per lo scasso, telefoni “puliti” utilizzati per comunicare tra di loro, orologi, gioielli, denaro in contante, borse occhiali ed altri prodotti di marca frutto dei furti in appartamento. La banda avrebbe agito nelle province di Ascoli, Fermo e Teramo. I ladri utilizzavano la "tecnica del buco" per forzare porte e finestre: una foratura effettuata nelle vicinanze della serratura. Inoltre nel corso delle indagini è emerso che i ladri utilizzavano automobili rubate. Proprio dal rinvenimento di una di esse la polizia sarebbe riuscita a risalire agli albanesi e a individuare la base della banda, situata in un appartamento sul lungomare di Porto d’Ascoli. In questa fase sono state recuperate cinque autovetture precedentemente rubate ed utilizzate per i furti. La questura sottolinea come sia stata importante la collaborazione dei cittadini mettendo a disposizione degli agenti le proprie abitazioni anche di notte e sfruttarle come punti di osservazione sicuri.