Valentino Di Franco, reduce degli alpini (foto Luciano Adriani)

Isola, lacrime del reduce al raduno alpini / FOTOGALLERY E VIDEO

Valentino Di Franco ospite e d'onore al gemellaggio  memorial “Francesco Sfrattoni” . La sfilata conclude l'evento

ISOLA DEL GRAN SASSO. E’ cominciata venerdì sera con il memorial “Francesco Sfrattoni”, nel corso del quale si sono esibiti i due cori alpini “Stella del Gran Sasso” di Isola e di Piovene Rocchette (Vicenza), la tre giorni alpina di Isola, che ha visto  oggi (domenica 18) sfilare verso il santuario gruppi provenienti da tutta Italia.

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Le penne nere al gemellaggio di Isola del Gran Sasso
Il raduno dei gruppi alpini si chiude all'insegno della tradizionale sfilata (video di Luciano Adriani)

In prima fila, ad ascoltare i due cori Ana, visibilmente commosso il novantacinquenne Valentino Di Franco, tra i pochi reduci del fronte russo ancora in vita. «Al sentire quelle parole… “la bomba scoppiò”», racconta con emozione Valentino, «mi sono messo a piangere, perché io quello scoppio lo sento ancora. Un morto, due feriti gravi e alla fine solo io mi salvai». Quei canti che riecheggiano ancora dopo oltre settant’anni nella mente di Valentino sembrano riportarlo indietro a quella terribile ritirata dal fronte russo, nel corso della quale perse l’uso delle gambe poi amputate. Con il suo immancabile sorriso aggiunge: «Sono fatto così, mi emoziono! Anche stamattina mi sono commosso quando con il sindaco di Isola abbiamo fatto l’alzabandiera davanti al monumento dei caduti della seconda guerra mondiale». Un gesto che «puoi ripetere tante volte», ha commentato il primo cittadino di Isola Roberto Di Marco, « ma di fronte a questi anziani è sempre una grande emozione"».

Il pomeriggio di ieri si era aperto con il gemellaggio tra il gruppo alpini di Isola e quello di Arco (Trento). «Gli amici di Arco», ha spiegato il capogruppo alpini di Isola Giulio Ciarelli, «vengono giù da oltre 10 anni. E questo legame che abbiamo oggi lo andremo a suggellare. Siamo già gemellati con i gruppi veneti di Piovene Rocchette e Laghi». E poi per “Incontri con la storia” si è tenuta la seguitissima relazione di Paolo Pozzato, uno dei maggiori storici della prima guerra mondiale, su “1918, l’anno della vittoria”.

Questa mattina dopo gli onori al labaro dell’associazione alpini, la tradizionale sfilata delle penne nere verso il santuario, dove è poi stata celebrata la messa  da don Franco D’Angelo, parroco di Castelli. Nel pomeriggio alle 17 l’ammaina bandiera che chiude la manifestazione.
Catia Di Luigi
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