L’Ipersimply preso d’assalto In centinaia fanno la fila all’outlet 

In vista della chiusura sconti al 50% nel reparto, nel resto dell’ipermercato la merce inizia a mancare Oggi una delegazione di dipendenti va in consiglio comunale, giovedì incontro in Regione con Lolli

TERAMO. Ipersimply preso d’assalto dai clienti. Da ieri mattina l’azienda ha messo al 50% i già scontati prodotti in vendita all’outlet aperto da qualche tempo all’interno dell’ipermercato: in centinaia si sono riversati all’interno del punto vendita, tanto che si sono create code lunghissime alla cassa per pagare.
Alto l’afflusso di clienti anche nel resto dell’ipermercato, dove stanno finendo le scorte. In sostanza da quando mercoledì scorso è stato dato ai dipendenti l’annuncio della chiusura a fine settembre, non sono arrivati più rifornimenti, ad eccezione dei prodotti freschi. Anzi, si stanno stoccando le merci in magazzino per un futuro spostamento in altro punto vendita. Sugli scaffali, in effetti, sebbene non ci siano particolari sconti a parte le normali promozioni settimanali, cominciano ad avere dei vuoti.
Intanto procedono le iniziative di lavoratori e sindacati per cercare di far recedere l’azienda dal proposito di far chiudere, dopo 23 anni, l’ipermercato. Stamattina una delegazione di lavoratori sarà presente al consiglio comunale dove è prevista la votazione di un ordine del giorno sull’argomento. In serata, dalle 19 alle 20 è prevista un’assemblea sindacale in cui i sindacalisti della Filcams Cgil Emanuela Loretone e della Fisascat Cisl Luca Di Polidoro faranno il punto della situazione con i 53 lavoratori. Ma l’appuntamento più importante si terrà con ogni probabilità giovedì mattina in Regione. Come ampiamente annunciato sia dal sindaco Gianguido D’Alberto che dal presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, è basilare che all’incontro partecipi un referente dell’azienda che abbia potere decisionale, in modo da poter intavolare una trattativa seria.
La Regione potrebbe anche mettere in campo dei sostegni per un eventuale piano di rilancio attuato da Sma-Auchan. Ma di tutto questo si discuterà giovedì. «Speriamo che l'azienda si presenti con una proposta alternativa alla chiusura», osserva Concetta Murri della Rsu, «noi non abbiamo avuto più alcuna comunicazione. Al di là dell’annuncio che ci avrebbero trasferito, non ci hanno detto più niente. Vorremmo sapere almeno quali sono i criteri e i posti in cui ci vogliono trasferire, se tutti i punti vendita della “Regione 3” di cui facciamo parte (che comprende parte di Emilia Romagna, Marche, Umbria e Abruzzo, ndr) possono accoglierci, molti infatti ci risulta che siano in crisi. Quello di giovedì è un incontro molto importante: confidiamo nel tavolo di trattative».
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