L’Iti Alessandrini: il piano per le scuole penalizza Teramo 

Il consiglio d’istituto contesta i nuovi indirizzi di chimica assegnati a Roseto e Nereto: «È uno spreco di risorse»

TERAMO. Dopo il gruppo consiliare del Pd, tocca al consiglio d’istituto dell’Istituto superiore Alessandrini-Marino di Teramo stroncare il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della provincia di Teramo (approvato il 30 novembre dalla Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica) nella parte che riguarda la creazione di due nuovi indirizzi di chimica, uno all’istituto tecnico Moretti di Roseto e uno al liceo scientifico Peano di Nereto.
Secondo il consiglio dell’Alessandrini-Marino «la proposta prevede la possibile assegnazione di nuovi indirizzi di studio a scuole che non hanno al loro interno le risorse laboratoriali e di personale necessario per il loro corretto funzionamento». La nota continua: «Segnaliamo che la nostra scuola ha ricevuto nel corso degli ultimi tre anni ingenti risorse finanziarie regionali per l’ampliamento dei propri laboratori al fine di offrire una preparazione al passo coi tempi». L’istituto teramano sottolinea che «uno di questi casi di “mala assegnazione” è rappresentato dall’indirizzo “Socio Sanitario” già presente all’interno dell’offerta formativa dell’Iis Alessandrini-Marino da sette anni. Questo corso di studi, infatti, è stato revocato al medesimo e assegnato ad un istituto della costa. Tale assegnazione contribuirà ad un ulteriore sbilanciamento delle opportunità formative offerte dal territorio, a vantaggio della fascia costiera, rispetto alle zone interne, ma soprattutto ad un capoluogo di provincia». Il consiglio d’istituto ritiene che «è da diversi anni che la provincia di Teramo, a ridosso delle iscrizioni, crea ridimensionamenti scellerati» e conclude segnalando che «l’Istituto professionale Marino a tutt’oggi è ancora senza una propria sede, e di questo nessun tavolo tecnico ha preso in considerazione una rapida ed urgente soluzione».
Intanto, in relazione alla presa di posizione del gruppo consiliare del Pd sul piano di riorganizzazione scolastica, il vicepresidente della Provincia Severino Serrani risponde così: «Le recenti dichiarazioni del gruppo consiliare del Pd teramano sono del tutto infondate, in particolare quando fanno riferimento a “scelte scellerate” degli anni passati. Qualora anche questo sfuggisse al gruppo del Pd di Teramo, negli ultimi cinque anni la pianificazione scolastica regionale provinciale e comunale è stata in mano al Pd. Tutte le scelte degli ultimi anni, come noto, sono state assunte dalla Regione (guidata dal Pd dalfonsiano dal lontano 2014) su proposta delle Province (quella di Teramo guidata dal Pd con Renzo Di Sabatino dal 2014) e quindi se “si continua a colpire mortalmente l’educazione e l’istruzione...” vorrà dire che il livello di autocritica del Pd ha raggiunto livelli tafazziani. Del resto, perfino il segretario provinciale del Pd si è accorto che al Comune di Teramo sta andando in scena una commedia di basso livello, aggravata, in questo caso, dallo scrivere sotto dettatura di un dirigente scolastico senza neanche rileggere. Ciò che per il gruppo consiliare del Pd si riduce solo a un “inutile spreco di risorse pubbliche” va invece valutato, da adesso in poi, come un investimento, alla luce di una programmazione che metta al primo posto la qualità dell’istruzione degli studenti. Fino ad oggi non è stato così, con la nuova gestione della Provincia le cose sono cambiate».