La Fidas porta decine di studenti a donare il sangue in ospedale 

Iniziative per sopperire al minor afflusso di volontari: rispetto al 2017 raccolte 70 sacche in meno La presidente Di Egidio: «Arriveranno ragazzi da tutte le superiori». I primi l’altro ieri dal Di Poppa

TERAMO. Donazioni di sangue: non si fermano, anzi si intensificano le iniziative per aumentarle. La Fidas ha appena varato una nuova campagna che si chiama “A Natale aiutaci ad aiutare”: testimonial è Babbo Natale che porta dei regali. Infatti dal 17 al 24 chi si recherà nella segreteria Fidas riceverà un regalo.
«E’ solo l’ultima delle iniziative che abbiamo messo in campo», esordisce la presidente della Fidas, Gabriella Di Egidio, «abbiamo pensato che sotto le festività di Natale si ha più tempo e ci si può ricordare di venire a donare, fra l’acquisto di un regalo e un pranzo. In effetti nonostante le tante iniziative di quest’estate, fra cui i banchetti allestiti in occasione delle sagre per sensibilizzare alle donazioni, siamo ancora a meno 70 sacche di sangue rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso».
Ma probabilmente la svolta avverrà con i giovani. Se gli adulti si dimostrano nei fatti più distratti ai richiami alla solidarietà, i giovani pare abbiano recepito l’appello.
«Noi della Fidas abbiamo fatto una serie di incontri in tutti gli istituti superiori», aggiunge Di Egidio, «e molti studenti si sono dichiarati interessati a diventare donatori. Per cui a gruppi, accompagnati dalle insegnanti, stanno vendendo al servizio trasfusionale per iniziare il percorso per diventare donatori». Infatti prima bisogna fare visite mediche ed esami e poi, dopo un mese – si chiama la cosiddetta “differita” – se vuole l’aspirante donatore può donare.
L’altroieri ha aperto un gruppo di una quindicina di ragazzi dell’istituto Di Poppa, accompagnati dall’insegnante Sonia Cameli. La prossima settimana sarà la volta dell’Iti e via via degli studenti di tutti gli altri istituti. «Magari non tutti torneranno, ma siamo fiduciosi. E ringraziamo i dirigenti scolastici e i professori per la collaborazione. Ad esempio all’Agrario c’è il professor Lucio Sichetti, donatore aderente all’Avis, che da tempo fa promozione e accompagna i ragazzi al servizio trasfusionale», afferma la presidente.
E sul fronte delle scuole c’è in atto anche un concorso, per la scuola primaria e secondaria. Si chiama “A scuola di dono”, ci si può iscrivere entro gennaio e in premio ci sono beni scolastici, oltre all’accesso alla finale nazionale.
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