La nuova ciclabile frana ancora 

Di Matteo: «Il Comune di Alba dica no alla variante, quest’opera va fermata»

ALBA ADRIATICA. Continua a franare la pista ciclabile in costruzione da Alba Adriatica a Corropoli lungo il torrente Vibrata: nuove crepe sono spuntate sull’asfalto nel tratto iniziale già completato durante l’estate scorsa. Pochi giorni fa, invece, era venuta giù una porzione della pista in costruzione di fianco al ponte albense di via del Vecchio Forte. Questo mentre la pista appare ancora spezzettata, a causa di criticità incontrate che richiedono una profonda variante progettuale per unire i tratti e terminare l’opera aprendola ai ciclisti. Ancora sotto la bufera, quindi, restano l’Unione dei Comuni della Val Vibrata che sta realizzando la pista e la Regione che l’ha finanziata con un milione e 300mila euro. A segnalare di nuovo i problemi della pista è il presidente del movimento civico Val Vibrata-Monti della Laga Domenico Di Matteo: «Come avevamo pronosticato, la scarpata di sostegno alla pista sta franando in alcuni punti, mentre in altri la terra ha già invaso l’asfalto: ad essere sbagliato è il percorso scelto per la pista che, oltre ad essere messo a rischio dalle esondazioni e dall’erosione del torrente, passa anche tra i campi coltivati e arati, provocando disagi ai proprietari dei terreni e criticità strutturali all’opera stessa». Quindi l’appello al sindaco Antonietta Casciotti che, con la sua amministrazione, deve portare in consiglio comunale la perizia di variante progettuale per far ripartire i lavori: «Quest’opera non può essere portata a termine: il sindaco albense, persona sensibile e preparata, dovrebbe quindi negare la variante progettuale e sospendere i lavori».
Luca Tomassoni
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