La Team tornerà al gruppo Gavioli 

All’apertura delle buste vince la Comir che fa capo all’ex presidente Enertech. Superata l’offerta del teramano Iachini

TERAMO. Da una società veneziana all’altra, ma sempre con il marioc Gavioli. L’offerta migliore per la quota privata della Team, nell’asta indetta dal curatore fallimentare del tribunale del capoluogo veneto Marco Basaglia, è arrivata dalla Comir srl. L’azienda ha sede a Venezia come l’Enertech, che deteneva il 49% della società partecipata teramana prima di essere sottoposta a procedura fallimentare. Non è questa, però, la sola coincidenza che lega le due ditte. La Comir è controllata dalla holding Gavioli srl che fa capo a Stefano Gavioli, già proprietario dell’Enertech. L’imprenditore veneziano, che per anni ha operato nel settore della gestione dei rifiuti in tutt’Italia, è rientrato in gioco con un’offerta presentata in extremis nel giorno di chiusura dell’asta. Ha sorpassato così sul filo di lana il teramano Franco Iachini che per la quota Team e altri beni ex Enertech finiti all’incanto aveva messo sul piatto 1.2 milioni di euro. Per aggiudicarsi il pacchetto azionario della società che gestisce i servizi di igiene urbana per conto del Comune, a cui tra l’altro appartiene il 49% del capitale azionario, la Comir sborserà un milione e 775mila euro.
Non è bastato, dunque, il rilancio di Iachini che aveva portato la propria offerta a poco più di 1,7 milioni, aumentandola di 500mila euro rispetto alla proposta di partenza. «Oltre quella cifra l’offerta per me diventava antieconomica», spiega l’imprenditore teramano che non nasconde l’amarezza per la conclusione dell’asta. «Avevo un bel progetto di rilancio dell’azienda», sottolinea, «che prevedeva anche investimenti». Nei piani di Iachini la Team sarebbe andata oltre i confini dell’igiene urbana, che attualmente rappresenta il suo campo quasi esclusivo di operatività con la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, assumendo i connotati di una «società multiutility che si poteva occupare di attività innovative, di smart city». Il progetto dell’imprenditore teramano, però, non è del tutto accantonato. Quella di ieri è stata infatti un’aggiudicazione provvisoria che presuppone altri passaggi determinanti. Fondamentale, ai fini del perfezionamento del passaggio di proprietà della quota privata della Team, sarà il gradimento da parte del Comune in qualità di azionista pubblico di riferimento. L’ente dovrà esprimersi entro 30 giorni dall’aggiudicazione tramite l’atto che sarà firmato dal sindaco Gianguido D’Alberto. «Aspettiamo l’arrivo della documentazione», si limita a osservare il primo cittadino, «e la valuteremo anche alla luce degli scenari possibili che abbiamo già tracciato per il riaffidamento dei servizi dopo l’ingresso del nuovo socio».
Approfondimenti sull’offerta risultata migliore saranno avviati anche da Iachini per nulla disposto alla resa. «Non è ancora tutto perduto, faremo qualche riflessione», annuncia, «non mollo facilmente la presa». Il gruppo Gavioli intanto fa sapere che il suo titolare ha ripreso la guida operativa delle aziende nel 2017 «uscito dalle vicende giudiziarie per le quali è stato assolto dai vari tribunali interessati». Sia l’anno scorso che quest'anno ha presentato la richiesta di concordato fallimentare per l'Enertech «finalizzata», si legge ancora nella nota del gruppo Gavioli, «alla riacquisizione, una volta pagati i creditori, di tutti gli asset attivi ivi comprese le partecipazioni». L’imprenditore veneziano, che fino al 2011 è stato anche amministratore delegato della Team, secondo quanto riportato nella nota diffusa dalla sua holding «ha già individuato i professionisti – alcuni dei quali hanno già operato nel teramano – che lo supporteranno in tale attività ed è stato già impostato un piano industriale per la Team che consenta di superare le attuali e ben conosciute difficoltà, attuare il risanamento e la riorganizzazione della stessa con il rilancio e lo sviluppo delle attività operative».
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