Lectus, primo atto Si legge ad alta voce in tutta la città 

In tanti ai tre appuntamenti di ieri, oggi programma ricco Il clou in serata al Comunale con “Il teatro dell’anima”

TERAMO. Con una dozzina di letture sul tema della bellezza si è aperta ieri nella biblioteca Dèlfico la seconda edizione di Lectus. "La bellezza e il cambiamento" il titolo della kermesse di letture ad alta voce ideata da Renato Pilogallo e curata da Pina Manente, promotore il comitato di quartiere San Berardo, che si snoderà fino a domenica. Davanti a un pubblico attento, di cui facevano parte il sindaco Gianguido D'Alberto, l'assessore alla cultura Luigi Ponziani e la vice sindaco Maria Cristina Marroni, il primo a leggere è stato Luciano Monticelli. Il consigliere regionale delegato alla cultura ha dato voce a pagine dei "Fuochi blu", saggio del 1989 dello psicoanalista e filosofo statunitense James Hilman. Costante di Lectus è alternare infatti le voci di cittadini e rappresentanti delle istituzioni, spogliati della loro veste. Testi dei costituzionalisti Ainis e Rodotà e di letterati che hanno riflettuto sulla bellezza, da Wilde a Hesse a Gibran, sono stati letti da Daniela Di Ferdinando, Nicola Catenaro, Cristina Mosca, Giuseppe Tellone, Evila Tovar, Franca Scagliarini, Lorena Marcelli, Luciana Del Grande, Elisabetta De Rugeriis, Serafino Di Eusanio.
La serata è proseguita nella libreria Tempo Lib(e)ro con una dozzina di lettori impegnati su Nietzsche e Marx. Causa pioggia l'incontro "Teramani d'autore" si è spostato dal teatro romano alla loggia del municipio. Protagonisti con i loro testi Igor De Amicis, Patrizia Lombardi, Leandro Di Donato, Fabio Petrella, Gianni Macè, Gabriele Giansante, Mariagiorgia Ulbar, Romolo Di Francesco e Maria Grazia Tiberii, Simone Gambacorta, Silvio Araclio.
Oggi alle 10, alla casa di riposo De Benedictis, sezione "Passione al tempo dell'amore" curata da Luca Pilotti; alle 17 nella libreria giuridica Giuffrè ecco "Crimini e misfatti: la scena del crimine", delitti teramani con introduzione di Elso Simone Serpentini; alle 19 da Empatia "Libera/mente", letteratura e poesia. Clou al teatro Comunale, ore 21: "Il teatro dell'anima: Ibsen, Strindberg, Cechov" a cura di Silvio Araclio; sul palco professionisti del teatro e giovani attori di Spazio Tre. Rolando Macrini con "Cuore di cane" di Bulgakov, Daniele Di Furia con "Ivanov" di Cechov, Giulio Cavarra e Ingrid Arduini col cechoviano "Una domanda di matrimonio", Mauro Di Girolamo e Vincenzo Macedone con "Un nemico del popolo" di Ibsen, ancora Cechov per i monologhi di Federico Fiorenza (dalle "Tre sorelle"), Carla Piantieri ("Il giardino dei ciliegi"), Serena Mattace Raso ("Zio Vanja"), e la "Signorina Julie" di Strindberg per Maria Egle Spotorno.
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