Fabiano Cistola all'arrivo nella caserma dei carabinieri di Alba (foto Luciano Adriani)

TORTORETO

Lei lo lascia, lui l'accoltella in strada / VIDEO

Un uomo di 34 anni arrestato per tentato omicidio, la donna è grave

TERAMO. Si erano lasciati venti giorni fa. Fabiano Cistola, 34enne di Torano ma residente a Corropoli, aveva cercato più volte di tornare con Giusy Montecchia, 39enne di Villa Rosa. Ma lei, stanca delle sue infondate scene di gelosia, stanca delle continue recriminazioni, aveva sempre rifiutato. Aveva deciso di chiudere la relazione durata 7 anni e aveva posto fine alla convivenza. Ora viveva dagli zii, a Tortoreto, proprio davanti alla rotonda Monti sul lungomare Sirena. E proprio qui lui l’ha aspettata e ieri mattina, dopo l’ennesimo litigio, l’ha accoltellata colpendola almeno cinque volte al ventre e al torace. Ora Giusy Montecchia è nella rianimazione dell’ospedale di Teramo, Fabiano Cistola è nel carcere di Teramo per tentato omicidio e violenza privata.

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UNA STORIA FINITA. Il rapporto fra i due è iniziato a deteriorarsi, complice il fatto che lui, operaio, non riusciva a trovare lavoro. E poi c’era il lavoro di lei, al bar Riviera sulla Nazionale a Tortoreto: il contatto con tanta gente ha sollecitato la gelosia di lui. Fino alla rottura della convivenza. Lei ha trovato ospitalità dagli zii, decisa a voltare pagina. Ma non aveva fatto i conti con le continue telefonate del suo ex, con le richieste di incontro, con gli appostamenti per vederla. E anche la sera prima dell’aggressione è andata così. Cistola l’ha aspettata fuori dal bar, chiedendole di nuovo di tornare insieme. Giusy Montecchia ha opposto l’ennesimo rifiuto ed è andata con due amici – un uomo e una donna – al pub Edelweiss ad Alba. Lui li ha seguiti e ha tentato un nuovo avvicinamento. C’è stato un battibecco e la donna l’ha mandato via, ancora. Cistola ha fatto finta di andarsene, ma da lontano ha tenuto d’occhio i tre, che hanno continuato la serata in altri locali. Poi la donna è tornata a casa, dagli zii. E Cistola ha preso a tempestarla di telefonate.
L’ULTIMO RIFIUTO. Probabilmente nella notte insonne i sospetti sono diventati certezze e le ombre sono diventati mostri. Fatto sta che la mattina dopo, cioè ieri, Cistola nella sua Bmw serie 1 nera era di nuovo sotto a casa della donna. E ha intanto tagliato il pneumatico posteriore Aygo di Giusy Montecchia. Lei è uscita da casa poco prima delle 9 e ha trovato lui ad aspettarla. L’ha di nuovo rifiutato ed è entrata in macchina ma ha fatto pochi metri, con la ruota a terra. Allora è scesa ed è ripreso l’alterco con Cistola. Lui l’ha prima malmenata, mentre lei cercava di chiedere aiuto con il cellulare o forse di rispondere alle telefonate che le facevano dal bar, preoccupati del suo ritardo. Intanto le urla hanno richiamato l’attenzione di passanti e della titolare della vicina parafarmacia che ha chiamato i carabinieri. Ma nel frattempo Cistola ha tirato fuori un coltello da cucina con una lama da 22 centimetri e ha cominciato a colpirla. Una, due, tre, quattro, cinque volte. E, raccontano i testimoni, forse avrebbe continuato se le urla dei presenti non l’avessero scosso. E’ così salito al volo sulla sua Bmw ed è fuggito. Si è fermato poco dopo, davanti al Sayonara. Qui ha tentato di ferirsi al collo, non si sa se voleva uccidersi. Ma si sa che si è procurato un taglietto. Ha lasciato il coltello insanguinato sul muretto. E in quel momento sono arrivati i militari della compagnia di Alba. Che l’hanno portato per le medicazioni all’ospedale di Giulianova (7 giorni di prognosi), poi in caserma, quindi in carcere, a disposizione del pm Enrica Medori che lo sentirà nelle prossime ore. In supporto, per le indagini, sono arrivati i colleghi del nucleo investigativo del reparto operativo.

Giusy Montecchia con Fabiano Cistola in una foto su Facebook
LA LOTTA PER VIVERE. Nel frattempo l’ambulanza del 118 ha portato la donna al pronto soccorso di Teramo. Qui, viste le gravi condizioni, è stata portata quasi subito in sala operatoria dove è stata operata per ore prima dall’equipe della chirurgia generale e poi da quella di chirurgia toracica. Sono state necessarie ben tre resezioni intestinali – in un intervento molto complesso – per i danni procurati dal più profondo dei due fendenti che hanno colpito l’addome. Tre le coltellate, invece, che l’hanno colpita al torace. La più profonda, per fortuna nella parte destra altrimenti avrebbe centrato il cuore, ha reso necessaria una resezione del parenchima polmonare videoassistita. Ora la donna è in rianimazione, in prognosi riservata.

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Tortoreto, barista accoltellata sul lungomare
I rilievi dei carabinieri sul luogo dell'aggressione alla donna 39enne (video di Luciano Adriani)

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