Martinsicuro, stop al taglio degli alberi sulla Statale 259 

L’Anas annuncia una pausa di riflessione al sindaco Vagnoni ma poi l’abbattimento andrà avanti per motivi di sicurezza

MARTINSICURO. «Un momento di riflessione che impone uno stop e per alcuni giorni sarà fermato il taglio dei tigli sulla statale 259». Queste le parole del sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni che ieri ha ricevuto la risposta dell’Anas dopo la missiva con le perplessità che l’amministrazione aveva avanzato sul taglio di otto tigli nel territorio truentino della Ss 259, in particolare nel tratto tra il ponte autostradale e la rotatoria a ridosso del Vibrata.
Si tratta di una richiesta di chiarimenti che il sindaco aveva inviato all’Anas dopo che si erano sollevate forti le proteste di cittadini, associazioni e gruppi politici sul taglio degli alberi sul ciglio della strada. «L’Anas ha chiarito che il taglio degli alberi è dovuto a motivi di sicurezza stradale», ha detto il primo cittadino, «gli alberi si trovano sul ciglio stradale e vi sono stati incidenti, anche con gravi conseguenze, così come rimarcati dalla stessa Anas che gestisce il tratto stradale. Siamo in costante contatto con i vertici dell’azienda stradale e proveremo a trovare soluzioni alternative al taglio degli alberi». Un momento di tregua, dunque, ma non uno stop al taglio visto che il Comune può solo mediare ma non decidere. Molto probabilmente si cerca di guadagnare tempo per far capire alla cittadinanza le questioni di sicurezza che hanno portato al taglio degli alberi che non è avvenuto solo nella cittadina di Martinsicuro ma anche nelle altre cittadine vibratiane attraversate dalla strada.
Intanto, la mobilitazione contro il taglio degli alberi continua e non solo nel territorio di Martinsicuro ma nell’intera Val Vibrata. In queste ore, inoltre, si aspetta la risposta dell’interpellanza al ministro dell’Ambiente presentata dalla deputata abruzzese del Movimento 5Stelle Valentina Corneli. E sui social la polemica sul taglio degli alberi non accenna a diminuire e in molti fanno intendere che nei prossimi giorni potrebbero essere organizzate anche delle manifestazioni di protesta.
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