Maxi bollette del gas, un errore

L'Enel chiede scusa: «Errori informatici sui calcoli, stiamo correggendo»

TERAMO. L'Enel chiede scusa per le super bollette del gas e parla di errori di fatturazione, con buona pace di chi nel frattempo ha già pagato ed ora dovrà attendere i tempi biblici di un eventuale rimborso. «Tutte le bollette errate saranno corrette», scrive in una nota l'azienda elettrica. Dopo le proteste di numerosi utenti che ad agosto si sono visti arrivare bollette da capogiro (chi 800, chi mille e chi 700 euro) e dopo la presa di posizione della Federconsumatori che ha invitato tutti a non pagare e a fare ricorso, l'Enel interviene e dà la sua versione dei fatti.

«A causa di problemi informatici», si legge in una nota di Enel Energia, «l'importo su parte delle fatture di gas emesse da Enel Energia nel mese di luglio è, in alcuni casi, maggiorato per un errore nel calcolo delle stime dei consumi».

Sulla questione sollevata da Federconsumatori, per cui le somme richieste con le maxi bollette sarebbero il risultato di calcoli disposti dall' Autorità per l'energia elettrica e il gas con cui viene applicata, in maniera retroattiva, una nuova tariffa su quello che il consumatore ha già pagato, l'Enel sostiene che: «i ricalcoli effettuati in applicazione delle delibere dell'autorità per l'energia elettrica e il gas riguardanti le tariffe di distribuzione, misura e vendita gas non sono all'origine di alcuna anomalia.

Nei casi di bollette errate la maggiorazione dell'importo è determinata esclusivamente da un errore informatico che ha maggiorato il calcolo delle stime dei consumi. Tale errore si è verificato per le bollette emesse nel corso del mese di luglio, inviate ai clienti che hanno fornito autolettura a fine giugno o a quei clienti per i quali l'azienda distributrice di gas ha comunicato una lettura del contatore nel periodo di consumo fatturato. Enel Energia si scusa per quanto accaduto».

L'azienda elettrica annuncia rimborsi e scrive: «per i clienti con domiciliazione bancaria verrà effettuato il rimborso direttamente sull'istituto di credito incaricato dei pagamenti». I consumatori ora attendono. (d.p.)

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