Mosciano, il ponte fantasma resterà incompiuto altri due anni: fondi congelati

Dall’opposizione Cianella accusa: "Manca lo studio di fattibilità tecnico- economica" Dubbi anche sul bando Inail per la nuova scuola: "Il Comune dovrà pagare un canone per anni"

MOSCIANO. Sono due le questioni, venute fuori durante il consiglio comunale del Comune di Mosciano di martedì scorso, su cui punta il dito il gruppo Mosciano Nostra, rappresentato da Maria Cristina Cianella: il ponte fantasma, che, nonostante i fondi disponibili sarà completato solo nel 2018, e la costruzione della nuova scuola primaria del capoluogo, che verrà realizzata partecipando a un bando Inail, a cui il Comune dovrà pagare l’affitto del terreno.

Sul cavalcavia Cianella spiega che, ad oggi, l’opera è costata alla comunità circa 1milione 700mila euro, cifra a cui si deve aggiungere un altro milione della Regione e destinato alla realizzazione delle rampe, che permetterebbero di finire il ponte definito “dei sospiri”. «Questi soldi», racconta Cianella, «sono già disponibili, ma non possono entrare nel nostro bilancio 2016 e neanche nel bilancio 2017. Perché? Come mai un’opera considerata così strategica per la collettività moscianese, deve essere rinviata, per il completamento delle rampe, all’anno 2018, quando i soldi sono già liquidi? Perchè manca uno studio di fattibilità tecnico-economica approvato dell’opera stessa. Come a dire che nel momento in cui si è deciso di fare il ponte qualcuno si è dimenticato di stilare l’analisi costi-benefici, il cui esito avrebbe stabilito se realizzare o meno l’opera stessa». Secondo il consigliere di minoranza l’opera non doveva essere realizzata affatto. La questione però, continua Cianella, non è finita qui. «Per ottenere il famoso milione di euro dalla Regione, nel lontano, ma vicino 2018», incalza la rappresentate di Mosciano Nostra, «sarà necessario conferire un apposito incarico per dare vita alla progettazione esecutiva. Ovviamente tutto a carico dei cittadini».

Altra questione, affrontata sempre nel consiglio comunale scorso, è quella che riguarda la nuova scuola primaria. «L’attuale compagine di governo ha tenuto a sottolineare», fa sapere Cianella, «che la soluzione migliore è la costruzione di una nuova scuola primaria, con tutti i criteri di sicurezza che, ad oggi, purtroppo, continuano, comunque, a mancare in tre delle sei scuole frequentate dai nostri bambini». Questo perché, dopo le scosse di terremoto di fine ottobre scorso, l’edilizia scolastica è stata fortemente penalizzata, tanto che molti genitori hanno chiesto diversi sopralluoghi nei plessi e la sicurezza che questi fossero stabili al 100%. Cianella, comunque, informa che il Comune di Mosciano, come fatto sapere ai genitori stessi, ha deciso di partecipare a un bando Inail per la costruzione della nuova scuola. Ma non a costo zero, come pensavano tutti.

«Posto che la soluzione deve essere trovata per la sicurezza dei nostri figli», spiega Cianella, «è bene sapere che partecipare al bando Inail significherà che: l’Inail diventerà proprietario del terreno ove verrà costruita la scuola; il Comune pagherà un canone di locazione all’Inail per 30, 40, 50 anni, ancora non è dato sapere; che secondo la relazione descrittiva dell’opera (5.377.000 euro) ammonterebbe al 3% annuo, quindi circa 150mila euro; il sindaco ha ritenuto di ridimensionare il costo base del finanziamento portandolo a 3 milioni e, a queste cifre, noi dovremmo pagare circa 90mila euro di canone; trascorsi i tempi di legge, forse l’Inail potrebbe anche diventare proprietario della scuola stessa, oltre che del terreno». Con i soldi del canone, riflette in conclusione il consigliere, si sarebbe potuta costruire la scuola mantenendo la proprietà del terreno.

Margherita Totaro

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