Nereto, si profila un’alleanza fra le quattro liste civiche 

Fissato per martedì l’incontro decisivo per l’accordo trasversale tra i vari raggruppamenti Per il candidato sindaco in campo Masi e Laurenzi, ma può spuntare un nome esterno alla coalizione

NERETO. Non è facile trovare la quadra elettorale tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra, ma a Nereto per la verità di bipolarismo non si potrebbe neppure parlare. C’è l’ipotesi “grande coalizione” che, se l’accordo sarà raggiunto, vedrebbe insieme l’area riformista che fa capo a Giampiero Masi, il gruppo “La Fonte” di Daniele Laurenzi, ex vicesindaco come Masi, Direzione Futuro che ha sposato e poi divorziato dall’ex sindaco decaduto Giuliano Di Flavio, e Consenso Civico, il movimento vicino al centrodestra che raccoglie l’ex sindaco Stefano Minora e suoi ex assessori. La prima novità è la separazione tra Giuseppe Fagotti e Laurenzi che avevano dato vita insieme, alle ultime amministrative, al gruppo La Fonte–Uniti per Nereto.
Fagotti, sindaco per due mandati, pur volendo condividere il percorso comune con Laurenzi ha infatti deciso di rifondare con Masi “Uniti per Nereto” che portò entrambi al successo elettorale oramai più di dieci anni fa. Non sono un mistero neppure le frizioni all’interno della “grande coalizione”: tra Masi e uno dei fondatori di Direzione Futuro, Piero Di Felice, il rapporto è interrotto da molto tempo, come pure non s’intendono politicamente Laurenzi e Raffaele Marinucci di Consenso Civico. Martedì, comunque, le delegazioni dei quattro gruppi si riuniranno per valutare i nomi su cui bisognerà tentare la convergenza. Di sicuro, disponibili alla candidatura sono Masi e Laurenzi. Quali nomi, invece, esprimeranno Consenso Civico e Direzione Futuro? L’ipotesi alternativa, se naufragasse l’intesa sulla soluzione interna, è quella di puntare su un nome “terzo” rispetto a quelli proposti dalle quattro componenti della possibile intesa. Ultima spiaggia resterebbero le primarie che pure qualcuno caldeggia. Una totale armonia, al momento, non si respira fra i vari raggruppamenti per cui si è ancora lontani dall’intesa definitiva. In casa Pd, il problema principale sta nel trovare i compagni di viaggio. Da solo il partito non andrebbe da nessuna parte: troppo debole e slabbrato.
Fra i Dem c’è chi sostiene la necessità di un profondo rinnovamento, aprendo all’esterno e coinvolgendo volti nuovi e le associazioni del territorio. Nel frattempo, Giuliano Di Flavio ha chiuso le porte all’ipotesi di ricandidatura. Che Nereto Democratica tenti l’avvicinamento ai Cinquestelle e ad Abruzzo Civico, che al momento non sembrano propensi a formare una lista? C’è un’altra realtà che annovera diversi seguaci: Nereto Nostra, che non resterebbe di certo a guardare. Quello che tutti vorrebbero evitare, comunque, è la discesa in campo di più di due formazioni per carenza di candidati consiglieri.
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