Scout speed sull'auto dei vigili

2MILA MULTE IN TRE MESI

Notaresco, primi cento ricorsi contro lo scout speed 

Nasce un comitato presieduto da Petrosino: «L’attività con quel dispositivo è illegale, chiediamo di annullare tutti i verbali»

NOTARESCO. Nella vallata del Vomano sta per scoppiare un’altra guerra del popolo dei multati contro un’amministrazione comunale a distanza di 11 anni da quella – che fece epoca – contro l’autovelox di Canzano. Stavolta il territorio in questione è quello di Notaresco (Teramo), sempre sulla statale 150, e l’apparecchiatura che miete verbali a pioggia si chiama scout speed ed è un dispositivo installato direttamente sulle auto della polizia locale, che rileva la velocità dei veicoli anche in movimento. Oggi come allora il paladino dei multati è Michele Petrosino, ex amministratore pubblico e attuale consigliere comunale di opposizione a Castellalto. Petrosino aveva annunciato già un mese fa la costituzione di un comitato per opporsi alle multe. «Ora il comitato pro multati scout speed di Notaresco è stato costituito ed è attivo», dice, «a Castelnuovo Vomano in largo via Crispi, con orario 9/12 e 16/19, per la presentazione dei ricorsi».
Di ricorsi Petrosino fa sapere di averne raccolti già circa cento, che saranno inoltrati al giudice di pace. Ma tanti altri certamente ne seguiranno, visto che finora il Comune di Notaresco – che ha cominciato l’attività con lo scout speed a maggio – ha notificato i verbali di giugno e luglio e sono da notificare tutti quelli di agosto. «Fino al 31 luglio», dice Michele Petrosino, «i verbali erano 1.200. Da allora saranno sicuramente cresciuti oltre i duemila. C’è da dire che molta gente ha pagato, ma ciò non toglie che a mio parere ci siano palesi profili di illegittimità in questa attività sanzionatoria che è solo un modo becero di fare cassa a spese dei cittadini, non certo una reale ed efficace opera di prevenzione contro gli incidenti».
I motivi per i quali stanno partendo i ricorsi sono diversi, ma ce n’è uno su tutti, con il conforto di diverse sentenze e pronunciamenti della Cassazione: la mancata contestazione della multa nell’immediatezza dell’infrazione. «A Notaresco», dice Petrosino, «non hanno contestato la multa neanche una volta. La normativa recita che eccezionalmente le multe si possono non contestare, loro dell’eccezione hanno fatto la prassi. Altro motivo: l’Anas, proprietario della statale 150, ha fatto due verbali al Comune contestando l’illecita apposizione di 18 segnali che avvertivano del controllo elettronico della velocità. E il Comune ha pagato due multe da 600 euro. Per noi i segnali non autorizzati sono come non apposti. Ulteriore aspetto: sulla multa non viene indicato il chilometro dell’infrazione ma si rimanda a una posizione Gps, per noi questo non va bene anche perché sulla Ss 150 a Notaresco non tutti i tratti hanno limite di 50 ma ci sono anche tratti con limite a 70».
Ricorsi a parte, Petrosino sta preparando un esposto alla Procura (e per conoscenza a prefetto e questore) per chiedere l’annullamento di tutte le multe, anche di quelle già pagate. «Invito chi ha pagato», conclude, «a conservare le carte che lo attestano, all’esito delle prime cause al giudice di pace ci attiveremo per chiedere i risarcimenti».
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