Odeon, l’asta va ancora deserta in attesa di un ulteriore ribasso 

Non si presenta nessuno anche alla seconda vendita, il prezzo di 929mila euro è ritenuto troppo alto L’ex cinema-teatro sarà trasformato in un palazzo con appartamenti e locali commerciali

ROSETO. Nessuna offerta pervenuta, e per la seconda volta l’asta giudiziaria per l’ex cinema Odeon di Roseto va deserta. Troppo alto probabilmente il prezzo a base d’asta, ossia 929mila euro, e i papabili acquirenti sicuramente approfitteranno di un ulteriore ribasso per provare ad aggiudicarsi l’immobile: la sorte dell’ex cine-teatro rosetano dunque è ormai segnata, e il privato che lo acquisterà potrà trasformarlo in palazzo, con locali commerciali e appartamenti.
L’Odeon è andato all’asta giudiziaria circa tre mesi fa a causa del mancato pagamento di alcune rate del mutuo. Nel 1998, infatti, fu contratto un mutuo ventennale, con la società gestore della struttura che non ha adempiuto al pagamento delle rate e di conseguenza lo scorso anno, il ventesimo del mutuo, le banche hanno messo all’asta l’immobile. Sempre nel 1998 l'allora assessore all'edilizia privata, Walter Aloisi, fece di tutto per opporsi al cambio di destinazione d'uso dell’Odeon perché, come tanti altri, aveva a cuore la cultura a Roseto e la presenza dell'unico teatro disponibile era importante. Ora però le cose sono cambiate e il Comune non ha la capacità finanziaria per partecipare eventualmente all'asta.
La struttura, comunque, non era a pieno regime dal 2013, quando ci fu l’ultima stagione teatrale, oltre all’eliminazione del programma concertistico dell’Orchestra sinfonica abruzzese, continuando dunque a funzionare solo come cinema. La proprietà dell'Odeon ricavava da tutte queste attività circa 22mila euro ogni anno, una cifra non esorbitante ma che comunque è venuta a mancare e per questo motivo i titolari del cine-teatro rosetano, Fabrizio Iezzi e Gianfranco Di Meco, data anche la fatiscenza della struttura, decisero la chiusura dell'Odeon per trasferirsi a Silvi, per l’apertura di una grande sala cinematografica nel centro Universo. Roseto dunque continua a soffrire la mancanza di spazi culturali, avendo anche la villa comunale, simbolo della cultura rosetana, bloccata dai lavori: per il suo totale recupero bisognerà attendere diversi mesi.
Il sindaco Sabatino Di Girolamo ha come obiettivo la copertura del teatro all’aperto sul retro della villa comunale per la sua posizione centrale, ma per il momento le risorse a disposizione non ci sono (si spera anche in un contributo di privati), e per i vari eventi viene usata con molte limitazioni, per esempio l’ascensore ancora rotto che limita l’accesso ai disabili, la sala del Palazzo del Mare, oltre a diverse strutture private grazie alla disponibilità di imprenditori rosetani come Villa Paris, oltre al nuovo teatro “Officina dell’Arte” nel centro Piamarta, un gioiello con circa 200 posti a sedere, messo a disposizione da padre Antonio.
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