Pepe: ciclabile, colpa dei Comuni 

L’assessore scarica le responsabilità per l’opera: la Regione l’ha solo finanziata

VAL VIBRATA . «Non è stata la Regione a scegliere il tracciato della nuova pista ciclabile lungo il Vibrata, le criticità vanno addebitate a chi ne ha la responsabilità e non a chi si è limitato a trovare i fondi».
Così l’assessore Dino Pepe smarca se stesso e la giunta regionale dalle polemiche provocate dai problemi che sta incontrando l’opera in costruzione: dai disagi per i proprietari dei terreni agli smottamenti, fino alla necessità di approvare nuove varianti progettuali per collegare i tratti già realizzati ma a intermittenza. Pepe dirotta la responsabilità politica sui sindaci della Val Vibrata. «L’unico ruolo che ha avuto l’ente regionale, e nello specifico la giunta del presidente Luciano D’Alfonso», spiega, «è stato quello di destinare un finanziamento da un milione e 350mila euro alla realizzazione del primo tratto di sette chilometri della pista da Alba Adriatica a Corropoli. Così si è dato il via ad un’opera importante e strategica che si inserisce in una più ampia rete ciclabile e che i sindaci della vallata chiedevano da decenni, con appelli rimasti inascoltati dalle giunte regionali precedenti. A realizzare l’opera, però, non è la Regione, ma l’Unione dei comuni della Val Vibrata, che ha redatto e approvato il progetto insieme ai municipi e poi dato vita alla gara d’appalto».
Luca Tomassoni
©RIPRODUZIONE RISERVATA.