Pista ciclabile franata «La colpa non è dei sindaci» 

Il presidente dell’Unione Comuni, Panichi, replica alle accuse di Pepe «La sua è una polemica inutile: il progetto è stato approvato dalla Regione»

VAL VIBRATA. «Non sono chiare le colpe e responsabilità che l’assessore Dino Pepe intende attribuire ai sindaci dell’Unione dei Comuni Val Vibrata, considerato che lo stesso avrà sicuramente avuto lettura e conoscenza del progetto preliminare, approvato dalla giunta regionale a cui partecipava esprimendo voto favorevole». Il presidente dell’Unione Comuni Pietrangelo Panichi interviene nella polemica sulla pista ciclabile lungo il Vibrata già franata in alcuni punti. Nei giorni scorsi c’era stata una prima accusa a Pepe da parte del consigliere di opposizione di Tortoreto Domenico Di Matteo e la pronta replica dell’assessore regionale che indicava come esecutrice dell’appalto e progettista l’Unione di Comuni. «Ricordo», dice ancora Panichi, «che sono state organizzate sul progetto della pista ciclabile assemblee e riunioni pubbliche, partecipate dal presidente D’Alfonso, dallo stesso assessore Pepe, dai rappresentanti degli enti e i cittadini interessati. Spero si eviti per il futuro, di creare strumentalizzazioni anche politiche in merito, poiché, pur avendo come Unione di Comuni riscontrato diverse problematiche sui servizi gestiti dalla Regione Abruzzo, nel rispetto del principio di leale collaborazione tra enti pubblici, stiamo evitando di attribuire colpe e responsabilità a mezzo stampa». Secondo Panichi «non sono chiare le perplessità evidenziate da tutti coloro che stanno prendendo posizione o esprimendo pareri senza conoscere lo stato di fatto del procedimento e vale la pena sottolineare che l’Unione andrà avanti valutando tutti gli aspetti emersi in corso d’opera al fine di ottimizzare il programma di realizzazione del progetto stesso, attraverso l’utilizzo di strumenti amministrativi nel rispetto del contenimento della spesa pubblica e della tempistica dettata dalla Regione Abruzzo». Il presidente dell’Unione ricorda inoltre che nel giugno del 2015 la giunta regionale, con il voto favorevole dello stesso Pepe, aveva approvato il progetto preliminare proposto dall’Unione dei Comuni concedendo il finanziamento per la fattibilità dell’opera. Un anno prima, invece, l’Unione di Comuni aveva sottoscritto un disciplinare di incarico professionale alla luce delle possibili modificazioni del territorio derivanti dalle calamità naturali. Il progetto preliminare venne approvato dalla giunta dell’Unione nell’ottobre 2014, con le indicazioni delle previsioni del nuovo tracciato ciclabile nel frattempo rivisitato. Tutta la polemica è sorta a seguito del sopralluogo fatto dal consigliere Di Matteo che aveva criticato il progetto. (a.d.p.)
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