Pista ciclabile lungo il Vibrata domani parte la gara d’appalto

ALBA ADRIATICA. Sulla pista ciclabile lungo il Vibrata, i tempi ristretti e le proteste degli espropriati con spaventano la politica. «Nessuna richiesta di proroghe alla Regione, completeremo in tempo l'iter per il primo tratto da Alba Adriatica a Corropoli e non perderemo i fondi»: questa, la posizione e la convinzione del delegato dell'Unione dei Comuni della Val Vibrata Mauro Scarpantonio, che risponde così ai timori dovuti ai pochi giorni rimasti per completare le pratiche burocratiche e preparare l'apertura del cantiere dei primi sette chilometri del percorso turistico da Alba a Civitella. Per il primo tratto, infatti, la Regione ha vincolato il finanziamento da fondi europei da un milione e 350mila euro alla scadenza del 30 giugno. Gli enti locali, quindi, hanno davanti due settimane di ritmo serrato per non perdere quei fondi. Spiega Scarpantonio: «Domani sarà avviata la gara d'appalto e il 27 giugno, saranno aperte le buste e poi affidati i lavori. Tutte le autorizzazioni dagli enti interessati sono arrivate. Manca solo il voto sulla conformità urbanistica del consiglio comunale di Alba, ma abbiamo avuto garanzie dall'amministrazione che la riunione sarà convocata nei prossimi giorni, forse già ad inizio settimana prossima». Non sono ammessi ritardi e tentennamenti, quindi. Con buona pace delle decine di proprietari terrieri interessati dagli espropri che protestano da mesi, lamentando diverse criticità dell'opera. Una su tutte: la condizione degli argini del torrente, che da anni esonda in diversi punti dell'entroterra albense e che quindi potrebbe mettere a rischio proprio la nuova pista ciclabile. Su questo, punto, però, ieri è intervenuta la Regione, con l'assessore al cicloturismo Dino Pepe che ha annunciato: «Il Genio civile regionale ha finanziato, con una somma di 150mila euro, interventi mirati alla difesa spondale del fiume Vibrata. L'iniziativa è collegata anche alla sicurezza della pista ciclabile che costeggia il corso d'acqua. Abbiamo così coniugato due esigenze indispensabili: la difesa spondale del fiume Vibrata e la sicurezza della pista ciclabile che costeggia il corso d'acqua che abbraccia uno dei luoghi più affascinanti dell'entroterra teramano».(l.t.)

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