Pista ciclabile lungo il Vibrata Espropriati altri 13 terreni 

L’unione dei Comuni tenta di far ripartire il cantiere interrotto in diversi punti tra Alba e Corropoli Intanto i sindaci vibratiani hanno approvato alcune modifiche tecniche al contestato progetto 

ALBA. I sindaci danno l'ok ad alcune modifiche tecniche al contestato progetto della pista ciclabile lungo il Vibrata, mentre sono stati portati a termine altri 13 espropri ad Alba Adriatica. Così l’Unione dei Comuni della vallata tenta di far ripartire i lavori nel cantiere tra Alba e Corropoli, interrotto in diversi punti per le criticità incontrate dagli operai, alcune legate anche all’erosione del torrente a danno dei terreni interessati.
Dopo aver fatto saltare una prima approvazione alla variante a inizio dicembre, i sindaci della Val Vibrata nei giorni scorsi si sono di nuovo riuniti per prendere atto della relazione che segnalava alcune delle modifiche necessarie al tracciato della pista. Poi, i primi cittadini vibratiani hanno dato mandato al responsabile del procedimento di predisporre la variante stessa per l'adozione e l'approvazione. La variante, però, tratterebbe modifiche minori al tracciato. Per quelle più corpose, invece, l’iter sembra tutt’altro che agevole, dovendo superare lo scoglio delle approvazioni definitive da parte degli organi politici sia dell’Unione che del Comune di Alba Adriatica, dove il dibattito sul tema è ancora acceso. Nel frattempo l’Unione ha già terminato la fase di esproprio di altri tredici terreni, installando i picchetti di delimitazione durante le feste natalizie. Espropri, questi ultimi, che non sono stati avallati da un folto gruppo di proprietari “ribelli”, i quali hanno rifiutato di firmare i verbali e in alcuni casi hanno impedito anche fisicamente l’arrivo dei tecnici dell’ente vibratiano. Il gruppo continua infatti a mostrare perplessità sulla cantierabilità dell’opera e continua a chiedere all’Unione tutta la documentazione prodotta nel giugno 2016, quando si passò in pochi giorni dall’approvazione del progetto da un milione 350mila euro finanziati dalla Regione all’aggiudicazione della gara d’appalto da 800mila euro. Proprio ieri, il gruppo di proprietari, che minaccia anche esposti alla Procura, è intervenuto di nuovo pubblicamente: «Torniamo ancora a chiedere che ci vengano mostrati gli atti, come richiesto l’ultima volta il 12 dicembre scorso, e che l’ufficio anticorruzione dell’Unione faccia le verifiche consigliate con lettera del 28 dicembre. Questo, a maggior ragione alla luce dei fatti degli ultimi giorni».
I proprietari si riferiscono all’appalto per la scuola media di Alba Adriatica, gestito dalla stessa stazione appaltante dell’Unione e vinto dalla stessa ditta di Sant’Omero della pista ciclabile, ma colpito da una sentenza del Tar che ha annullato l’aggiudicazione riscontrando errori e intenzionali omissioni nell’offerta con cui la società ha partecipato al bando.
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