manca il numero legale all’unione dei comuni 

Pista ciclabile sul Vibrata, salta l’approvazione della variante

ALBA ADRIATICA. I sindaci fanno saltare il primo tentativo di approvazione della variante progettuale necessaria per completare la pista ciclabile lungo il Vibrata da Alba Adriatica a Corropoli....

ALBA ADRIATICA. I sindaci fanno saltare il primo tentativo di approvazione della variante progettuale necessaria per completare la pista ciclabile lungo il Vibrata da Alba Adriatica a Corropoli. Mercoledì scorso, infatti, alcuni membri hanno fatto mancare il numero legale ad una riunione della giunta dell’Unione dei comuni della vallata. Non era una riunione qualunque: i 12 sindaci avrebbero dovuto infatti approvare l’atto di indirizzo politico per modificare il tragitto della pista in costruzione ad Alba Adriatica. Tra gli assenti anche il sindaco albense Antonietta Casciotti.
Nessuno dei primi cittadini in questione si è esposto con una presa di posizione ufficiale, mentre l’Unione non ha ancora pubblicato documentazione attinente all’incontro sul proprio sito web istituzionale. Secondo le indiscrezioni, però, sarebbe in atto in vallata un vero e proprio scontro politico sulla pista che l’Unione dei comuni sta realizzando con fondi della Regione Abruzzo. La battaglia silenziosa verterebbe sulle dimensioni della variante progettuale stessa: se una variante larga, che richiederebbe un atto dei sindaci dell’Unione e anche l’approvazione del consiglio comunale di Alba Adriatica, oppure una variante soft, puramente tecnica e con piccole modifiche che non necessitano del vaglio della politica.
L’impressione è che la pista ciclabile si trovi davanti ad una strada senza uscita. Una modifica progettuale è infatti necessaria sia per andare avanti nei lavori che per collegare i tronconi di pista realizzati nei mesi scorsi ma interrotti bruscamente a causa di diverse criticità incontrate, a partire dai danni provocati dall’erosione del torrente. Poi ci sono la frana in corso nel cantiere in via del Vecchio Forte e diversi smottamenti lungo il tracciato, che hanno infiammato ancora di più le polemiche delle ultime settimane. Che l’Unione voglia andare avanti con l’opera, ad ogni modo, lo si è visto anche dalla decisione dei giorni scorsi di procedere con altri nove espropri di terreni, tre dei quali imminenti: il 10 dicembre, infatti, tecnici e funzionari dell’ente vibratiano andranno sul posto a delimitare i terreni privati interessati.
Luca Tomassoni
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