Prestiti alle famiglie per battere la crisi

Patto Intercredit-Tercas: fino a 50mila euro per pagare istruzione dei figli, cure mediche e ristrutturazioni di casa

TERAMO. Per iscrivere un figlio all'università o pagare il dentista si può chiedere un prestito alla Tercas. E' l'effetto prodotto dall'accordo sottoscritto dalla banca termana con il Confidi Intercredit che fa capo al gruppo Consorform. L'intesa diventerà operativa a partire dai prossimi giorni e consentirà alle famiglie in difficoltà economica di accedere a finanziamenti con interessi agevolati. La Tercas erogherà il prestito richiesto e il Confidi fornirà garanzie per la copertura del 50% dell'importo da restitutire all'istituto di credito.

I finanziamenti, però, non saranno concessi a pioggia: il loro stanziamento dovrà essere destinato a uno scopo preciso tra quelli individuati nella convenzione che traduce in pratica l'accordo. La banca sosterrà le famiglie su tre linee d'intervento: l'istruzione dei figli, le cure mediche o la ristrutturazione e l'arredo dell'abitazione. Questa serie d'iniziative finanziabili andrà comprovata tramite la presentazione di documenti come preventivi di spesa, autocertificazioni e fatture. L'altra condizione essenziale è che il richiedente sia titolare di un contratto di lavoro dipendente o di pensione.

La cifra massima erogabile ammonta a 50mila euro. Questa somma dovrà essere restituita a rate mensili, in un arco di tempo non superiore ai 60 mesi (cinque anni). Sull'importo assegnato la Tercas applicherà un interesse che non è stato ancora definito ma che risulterà vantaggioso rispetto ai tassi previsti attualmente per il credito al consumo.

«Faremo una valutazione che terrà conto di tutto», sottolinea Dario Pilla, direttore generale dell'istituto di credito, «della finalità sociale dell'iniziativa, della garanzia fornita da Intercredit e delle esigenze delle famiglie». Tutti questi elementi porteranno all'individuazione di un punto di equilibrio che permetterà di applicare interessi sostenibili. «Il tasso sarà comunque a una cifra», osserva il presidente di Intercredit Confidi Gianfranco Mancini, lasciando intendere dunque che non dovrebbe attestarsi sopra il 10%. Non è stato fissato un capitale massimo da destinare a questa forma di credito ma è previsto di fatto, anche se non formalizzato, un importo minimo finanziabile. «Non saranno coperte spese di minima entità», precisa Macini, «l'iniziativa riguarderà interventi che vanno da circa cinquemila euro in su».

Per il momento il progetto è mirato soprattutto sul comune di Teramo, considerato il territorio a più alta concetrazione di esigenze affrontabili con i finanziamenti attivati, ma non è escluso che possa essere esteso al resto della provincia. Con la definizione dell'accordo, comunque, il Confidi Intercredit amplia la propria fascia di potenziali utenti. «Allarghiamo il campo di operatività», evidenzia Mancini, «dalle piccole imprese alle famiglie, aiutandole in un momento di grave difficoltà».

Lo scopo dell'iniziativa è reso ancor più chiaro da Pilla. «La mancanza di fiducia blocca la crescita», afferma, «per questo vogliamo dare un segnale di presenza che aiuti a trasformare i sogni in progetti».

Il sindaco Maurizio Brucchi, invece, presente alla presentazione dell’iniziativa, si soffferma sul ruolo della Tercas. «Torna ad essere la banca del territorio», conclude, «vicina ai cittadini».

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