Provincia, in bilancio previsti investimenti  per 27 milioni di euro 

Approvato il documento economico dell’ente. In tre anni  previste 20 nuove assunzione di cui 11 solo nel 2019

TERAMO. Ammonta a 90 milioni di euro il bilancio preventivo della Provincia, approvato ieri e che prevede 27 milioni di investimenti e 32 milioni per la spesa corrente. Tra le novità la possibilità, per l’ente, di tornare ad assumere con la previsione di nuove 11 unità a tempo indeterminato nel 2019, sei unità nel 2020 e tre unità nel 2021, a cui si aggiungerà un’ unità a tempo determinato.
«Un bilancio senza ombre» ha dichiarato il presidente Diego Di Bonaventura, «ma dove si evidenziano, come accade da anni, i problemi strutturali causati dai tagli del Governo e della vulnerabilità finanziaria delle Province. Una buona notizia è che possiamo tornare ad assumere. Nel 2019 assumeremo un dirigente, due istruttori, due funzionari tecnici, un funzionario amministrativo, un istruttore tecnico, un agente di polizia provinciale e due collaboratori. Il nostro primo pensiero è stato quello di rafforzare la struttura tecnica dove ci sono tanti investimenti da spendere per non perdere i finanziamenti». I problemi strutturali, come sottolineato dal presidente, si evidenziano soprattutto sulla spesa e sulle manutenzioni ordinarie, rispetto alle quali Di Bonaventura ha messo in luce un dato esemplificativo: «L’Anas ha a disposizione 24 mila euro a chilometro, noi seimila: è chiaro che così non possiamo garantire un servizio adeguato». Di Bonaventura ha poi spiegato come il piano triennale delle opere pubbliche “pesi” per 51 milioni e 61mila euro e come tra i progetti a medio e lungo termine ci siano la Pedemontana e la bretella di collegamento fra la A/24 e Prati di Tivo. Per quanto riguarda le criticità, infine, Di Bonaventura ha ricordato come sulle casse dell’ente pesi il contributo della Provincia allo Stato: dei circa 20 milioni di imposta di trascrizione che spettano all’ente lo Stato ritira infatti alla fonte 13 milioni e 489 mila e ne “restituisce” poco più di 6 sotto forma di finanziamenti e contributi. Il bilancio è stato approvato a maggioranza con l’astensione della minoranza. «Non c’è la programmazione, non vediamo alcuna novità rispetto al passato», hanno sostenuto Mauro Scarpantonio, Graziano Ciapanna e Vincenzo Di Marco, «i finanziamenti sono quelli che abbiamo procurato noi quando governavamo».
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