«Quartieri senza parola in aula per errore»

Un difetto di comunicazione non ha consentito al coordinamento dei quartieri di intervenire nel corso del consiglio comunale straordinario dedicato alla ricostruzione. Lo sottolinea il presidente...

Un difetto di comunicazione non ha consentito al coordinamento dei quartieri di intervenire nel corso del consiglio comunale straordinario dedicato alla ricostruzione. Lo sottolinea il presidente Domenico Bucciarelli che sottolinea come la sua richiesta di prendere la parola in aula non è giunta a destinazione. «Per motivi legati ad una disfunzione degli uffici comunali», afferma, «il presidente del consiglio mi ha comunicato verbalmente di non aver ricevuto la lettera e pertanto non ha potuto dare possibilità d’intervento ai rappresentanti dei comitati civici». Il coordinamento, insomma, ha dovuto «assistere passivamente all'interessante dibattito nel quale avremmo voluto rappresentare i gravi disagi che stanno sopportando gli oltre 4mila sfollati teramani che da due anni sono costretti a vivere fuori dalle loro abitazioni e che, nel contempo, hanno comportato per l'erario un onere aggiuntivo ed improduttivo di circa 6 milioni di euro per la loro temporanea sistemazione». Bucciarelli esprime apprezzamento per la relazione del sindaco Gianguido D’Alberto che ha indicato soluzioni che lui ritiene di aver sollecitato da tempo. Tra queste cita il potenziamento dell’organico dell’Ufficio speciale per la ricostruzione «portandolo almeno in torno alle 50 unità di cui almeno 35 tecnici», dare priorità alle pratiche di immobili con danni leggeri, classificati come B, e affidarne la gestione al Comune, «redigere e approvare un testo unico sulle procedure post sisma», semplificare le istruttorie « attraverso modifiche legislative già sperimentate con successo dalla Regione Marche», prorogare le esenzioni fiscali per le abitazioni inagibili. (g.d.m.)