Quasi fatta la fusione Cosev-Poliservice 

La società che si occupa di rifiuti incorpora quella del gas, mancano solo gli ok di Sant’Omero e Colonnella. Dubbi del M5S

NERETO. L'operazione di incorporazione di Cosev Servizi spa (proprietaria della rete di distribuzione del gas metano) in Poliservice spa, al vaglio delle due dirigenze societarie e dei Comuni soci, si fa concreta. Attorno al progetto di fusione (pochi passaggi burocratici ancora prima del perfezionamento del processo) delle due società per azioni della Val Vibrata finalizzata alla creazione di una multiservizi, i vertici sono al lavoro da diverso tempo e, oggi, viene giudicata come una grande opportunità di crescita imprenditoriale per entrambe le spa e per i Comuni.
«Un’operazione i cui dettagli definitivi, anche in termini societari, la nuova governance e i dati economici verranno resi noti a breve in una conferenza stampa con i protagonisti che hanno reso possibile l'incorporazione», commenta con soddisfazione, il presidente di Poliservice, Gianni Antelli. Fra i Comuni, devono ancora deliberare solo Sant’Omero e Colonnella mentre gli altri hanno concluso l'iter. «L’operazione, va ribadito, anticipa quanto disposto dalla decreto Madia per le società partecipate. Al momento non posso aggiungere altro se non ringraziare tutti coloro che hanno lavorato attorno al progetto di fusione», aggiunge Antelli.
Il M5S intanto esprime perplessità e lo ha fatto astenendosi in sede di votazione in consiglio. «Il Movimento 5 Stelle Nereto è sicuramente favorevole alla necessità di ridurre all’osso le partecipate e, quindi, anche a progetti di fusione, ma bisogna sempre verificare e controllare come il tutto verrà gestito in futuro, se saremo di fronte ad una gestione sana e trasparente», riporta la nota del movimento, «Siamo sicuri che questa operazione di fusione abbia totalmente una convenienza economica pubblica e non privata e personale? Qualcuno vuol salvare il proprio stipendio dato che la Cosev servizi spa, nel giro di un paio di anni, sarebbe andata in liquidazione? Inoltre se dobbiamo giudicare un atto d’indirizzo come questo, così tecnico e complesso, la prima condizione che ci deve essere concessa è quella di conoscere». «Al M5S di Nereto», replica Antelli, «fugheremo con i fatti i dubbi. Siamo abituati alle concretezze e lo abbiamo dimostrato con il bilancio economico e i servizi resi insieme alla tenuta del patrimonio societario. Porteremo i fatti e i vantaggi che ne derivano, in nome dell’efficienza e della trasparenza che ci hanno da sempre contraddistinto». Ben distinta è la posizione del gruppo “La Fonte-Uniti per Nereto” in consiglio. «Riteniamo opportuna l'operazione di creazione di una multiutility e di un polo unico della Val Vibrata che potrebbe comportare il consolidamento e l'accrescimento degli indotti a livello di infrastrutture e dell'efficienza dei servizi nonché opportunità di sviluppo sociale, economico e occupazionale». (red.te.)