Gli uffici della questura di Teramo

TERAMO

Reati predatori contro supermercati e negozi: sequestrati beni per 650mila euro

Indagine della Dda dell'Aquila tra Martinsicuro e Napoli su un sodalizio criminale operativo nel Centro/Nord Italia: bloccati beni patrimoniali e finanziari

TERAMO. Beni di illecita provenienza, per complessivi 650mila euro, sono stati sequestrati dal personale della divisione anticrimine della questura di Teramo, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia dell’Aquila. Si tratta di beni patrimoniali e finanziari considerati provento di reato, intestati a prestanomi di due famiglie partenopee che risiedono a Martinsicuro (Teramo). In base alle risultanze di una complessa attività di indagine, le persone inquisite rivestono, nell'ambito del sodalizio criminale di cui fanno parte, “un ruolo attivo, con mansioni sia logistiche che operative, finalizzato alla commissione di reati predatori, caratterizzato da una non comune capacità di consumare tanti e gravi reati in diverse località d'Italia”. Gli inquirenti sottolineano la partecipazione degli indagati "a un'ampia associazione per delinquere, nell'ambito della quale sono indicati come coautori di reati contro il patrimonio ai danni di supermercati e altri esercizi commerciali all'ingrosso del Centro/Nord Italia”. Attività che avrebbe assunto “connotati inquietanti per livello di organizzazione, impiego di armi e danno patrimoniale cagionato, oltre che per le modalità esecutive dei delitti”. A conclusione dell'attività investigativa, l'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro di beni patrimoniali e finanziari. Si parla qui di due appartamenti con garage a Martinsicuro; un appartamento di 6,5 vani con garage a Giugliano (Napoli) e un negozio a Napoli. Bloccati anche vari rapporti finanziari, conti correnti e conti deposito, per un valore complessivo di circa 250mila euro.

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