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Rinviata di nuovo l’udienza sul pagamento degli espropri

ALBA ADRIATICA. Rinviata di nuovo l’udienza in tribunale sulla “vertenza Ricci”, che pende come spada di Damocle sulle casse del municipio di Alba Adriatica con il rischio di un maxi risarcimento...

ALBA ADRIATICA. Rinviata di nuovo l’udienza in tribunale sulla “vertenza Ricci”, che pende come spada di Damocle sulle casse del municipio di Alba Adriatica con il rischio di un maxi risarcimento milionario. Alla base del rinvio a data da destinarsi della causa pendente al tribunale di Teramo, che deve quantificare l’entità del debito, ci sarebbe la morte di uno degli eredi dei proprietari terrieri protagonisti del lungo scontro giudiziario terminato nel 2017 con la sentenza della Cassazione che ha condannato il Comune. Oggetto dello scontro, è l’occupazione da parte dell’ente di quattro aree al centro di un accordo di programma degli anni ’70, che prevedeva la cessione dei terreni da parte dei proprietari in cambio di maggiori volumetrie in altre zone di sviluppo. A causa di problemi sopraggiunti, però, i privati non hanno mai potuto godere della contropartita dell’accordo, mentre il Comune ha preso lo stesso possesso gratuitamente dei terreni, per costruire case popolari, uffici pubblici ed edifici destinati a cooperative. Per la Cassazione, il Comune deve pagare un indennizzo agli eredi dei proprietari. A seguito della sentenza, quindi, al Comune potrebbe essere avanzata una richiesta di indennizzo di 12 milioni di euro per l’occupazione dei terreni dagli anni 2005 a 2017 e un’altra cifra milionaria come risarcimento per i decenni antecedenti, per un totale di oltre 20 milioni di euro. Questo, secondo quanto dichiarato nei mesi scorsi dall’avvocato Stefano Flajani che, come rappresentante degli eredi dei proprietari, giovedì scorso avrebbe dovuto partecipare al contraddittorio con i legali che difendono il Comune, davanti al giudice per stabilire la cifra esatta dell’indennizzo. (l.t.)
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