Silvio Sorgentone, la giovane vittima

Roseto, investimento mortale: scatta l'accusa di omicidio stradale

Alla guida dell'auto c'era un ventenne vicino di casa della vittima. Domani i funerali del diciottenne investito

ROSETO. Lo strazio di una mamma all’obitorio racconta più di ogni parola l’ennesima tragedia sulle strade teramane. Silvio Sorgentone aveva appena 18 anni e solo 20 ne ha il suo investitore, il conducente di quell’Alfa Romeo 159 che giovedì sera lo ha travolto e ucciso a pochi metri dalla sua abitazione, a Santa Lucia di Roseto. Alla guida della vettura c’era E.B., vicino di casa della vittima, che il pm Davide Rosati ha indagato per omicidio stradale così come prevede la nuova normativa. Il giovane è risultato negativo ai test dell’alcol e degli stupefacenti: ora saranno ulteriori accertamenti disposti sulla vettura sequestrata a fare chiarezza sulle cause. A cominciare dalla velocità. Sull’asfalto nessun segno di frenata. I rilievi sono stati affidati alla polizia stradale di Teramo, diretta dal comandante Pietro Primi e coordinata dal sostituto Antonio Bernardi.

leggi anche: L'Alfa Romeo che ha investito il ragazzo e, nel riquadro, Silvio Sorgentone (foto Luciano Adriani) Roseto, diciottenne travolto e ucciso da un’auto mentre attraversa la strada Tragico incidente sulla statale 150 a Santa Lucia, dove ha perso la vita Silvio Sorgentone, investito da un vicino di casa

Il drammatico investimento è avvenuto in un tratto rettilineo della statale 150, in un punto illuminato ma senza strisce pedonali. Un fatto, quest’ultimo, su cui si concentreranno le indagini visto che le normative prevedono la presenza degli attraversamenti con una certa frequenza. L’impatto è stato violentissimo e il 18enne è stato centrato in pieno, sbalzato a molti metri distanza e finito contro lo spigolo di un marciapiede. I soccorsi sono stati immediati, ma le condizioni del ragazzo sono subito apparse molto gravi: è morto qualche ora dopo l’arrivo all’ospedale Mazzini di Teramo.
La pericolosità di quel tratto della statale 150 a Santa Lucia, dove giovedì sera ha perso la vita Sorgentone, è nota da tempo con i residenti che in più occasioni hanno manifestato le forti preoccupazioni. Si tratta di un lungo rettilineo illuminato che attraversa un centro abitato dove non sempre gli automobilisti rispettano il limite di velocità. E in passato ci sono stati tanti altri incidenti. «Doveva morire un ragazzo di 18 anni per far capire che questo tratto di strada è molto pericoloso?» dicono con rabbia alcuni residenti. Il conducente della macchina e la vittima si conoscevano perché i loro genitori sono imprenditori agricoli e hanno le terre confinanti. Il guidatore aiuta i familiari nella conduzione di un’impresa agricola. Il padre della vittima, Gianni, è un agricoltore e Silvio spesso lo aiutava in campagna. «Un ragazzo d’oro», dice con le lacrime agli occhi un vicino di casa, «che studiava e lavorava nel ritagli di tempo. Una perdita per tutta la comunità di Santa Lucia. Purtroppo Silvio aveva problemi a una gamba, ci era nato. Si era operato diverse volte ma camminava male e l’attraversamento della strada richiedeva un po’ più tempo rispetto al normale». Silvio era uno studente e frequentava l’ultimo anno, la 5A del liceo linguistico al Saffo di Roseto. Si sarebbe diplomato quest’anno: per lui era l’anno della maturità. «Siamo molto addolorati e rammaricati per quello che è avvenuto», dice la dirigente scolastico del Saffo, Elisabetta Di Gregorio, «tutto il personale del liceo Saffo è incredulo per ciò che è successo e partecipa al dolore della famiglia Sorgentone. Silvio era un ragazzo d’oro, era a un passo dalla maturità che avrebbe conseguito proprio quest’anno, un ragazzo serio che ha sempre frequentato con passione la scuola. Parteciperemo ai funerali. Abbiamo fatto un manifesto come scuola, hanno fatto un manifesto i sui compagni di classe e anche i suoi docenti lo hanno ricordato. Una perdita per la nostra scuola e per l’intera comunità rosetana». I funerali si terranno domani alle 11.15 nella chiesa nuova di Santa Lucia. Il pm non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia e ha subiti riconsegnato la salma ai familiari. (d.p.-l.v.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.