Roseto, sui 150 anni scoppia la polemica
Liberalsocialisti, Braca e Avolio contestano la festa. Il Pd risponde
ROSETO. Spenti i riflettori sui festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita di Roseto, comincia il tempo delle polemiche. A stigmatizzare il metodo adottato dal Pd nell'organizzazione e gestione delle celebrazioni sono i Liberalsocialisti, i quali avrebbero apprezzato un coinvolgimento anche dei gruppi di opposizione. «Nelle precedenti ricorrenze», si legge in una nota del segretario cittadino Enio Pavone, «gli amministratori dell'epoca coinvolsero tutti i gruppi politici presenti e rappresentati in consiglio, ma probabilmente la partecipazione per il sindaco Di Bonaventura è una parola inesistente o quantomeno utilizzata senza poi praticarla realmente.
I socialisti rosetani hanno rappresentato e rappresentano una parte importante della storia della città e hanno dato a Roseto illuminati amministratori ancora oggi ricordati con affetto e ammirazione». Polemici anche i consiglieri di opposizione Emidio Braca e Pasquale Avolio, entrambi assenti per protesta alla seduta solenne. «Riteniamo inappropriata per una simile occasione l'aula consiliare», si legge in una nota di Avolio e Braca, «nella quale le regole democratiche sono state spesso disattese o truccate ricorrendo alla maestria tipica dei mestieranti della politica.
In quest'aula l'esercizio dei diritti delle minoranze è venuto meno ogni volta che gli ordini del giorno sono stati costruiti su misura della maggioranza e le mozioni non sono state discusse o quando ci sono state interruzioni dei lavori e abbandoni "a comando" dei consiglieri del Pd». Prese di posizione che non hanno mancato di suscitare reazioni all'interno della maggioranza.
«Avolio è stato eletto nelle liste dei Democratici di Sinistra nelle amministrative del 2006», è la replica della segreteria del Pd locale, «e subito dopo, forse per non avere trovato una poltrona alla quale ambiva, è uscito dal partito, tradendo le aspettative dei suoi elettori, svolgendo costantemente un ruolo di opposizione. Quanto al consigliere comunale Braca, la frase più cortese che abbiamo ascoltato da lui è che si batterà per mandare il Pd all'opposizione». (f.ce.)
I socialisti rosetani hanno rappresentato e rappresentano una parte importante della storia della città e hanno dato a Roseto illuminati amministratori ancora oggi ricordati con affetto e ammirazione». Polemici anche i consiglieri di opposizione Emidio Braca e Pasquale Avolio, entrambi assenti per protesta alla seduta solenne. «Riteniamo inappropriata per una simile occasione l'aula consiliare», si legge in una nota di Avolio e Braca, «nella quale le regole democratiche sono state spesso disattese o truccate ricorrendo alla maestria tipica dei mestieranti della politica.
In quest'aula l'esercizio dei diritti delle minoranze è venuto meno ogni volta che gli ordini del giorno sono stati costruiti su misura della maggioranza e le mozioni non sono state discusse o quando ci sono state interruzioni dei lavori e abbandoni "a comando" dei consiglieri del Pd». Prese di posizione che non hanno mancato di suscitare reazioni all'interno della maggioranza.
«Avolio è stato eletto nelle liste dei Democratici di Sinistra nelle amministrative del 2006», è la replica della segreteria del Pd locale, «e subito dopo, forse per non avere trovato una poltrona alla quale ambiva, è uscito dal partito, tradendo le aspettative dei suoi elettori, svolgendo costantemente un ruolo di opposizione. Quanto al consigliere comunale Braca, la frase più cortese che abbiamo ascoltato da lui è che si batterà per mandare il Pd all'opposizione». (f.ce.)