il ricordo

Roseto, un defibrillatore in ricordo dell’allenatore scomparso

I familiari di Diego Giannascoli consegnano alla società di calcio giovanile la somma per acquistare la macchina da sistemare nello stadio Fonte dell’Olmo

ROSETO. Da una vita spezzata prematuramente può nascere lo slancio per salvare altre vite. Con questo spirito la famiglia Giannascoli ha donato ieri pomeriggio la somma necessaria per l’acquisto di un defibrillatore semiautomatico ai dirigenti della società di calcio giovanile Universal Roseto.

La cerimonia si è svolta nello stadio Fonte dell’Olmo prima degli allenamenti dei giovani atleti. Tutto è cominciato con la morte di Diego Giannascoli, grande appassionato di calcio e allenatore nella stessa società, scomparso a 58 anni il 2 ottobre scorso per un arresto cardiaco. Da quel momento i familiari dell’uomo – soprattutto i figli Federico e Alessio, insieme alla loro mamma Dina Minissa – hanno dato vita alla raccolta per mettere insieme la somma necessaria all’acquisto di un’apparecchiatura salvavita. «Per noi è stata un’iniziativa doverosa», dicono Federico e Alessio Giannascoli, «perché vogliamo onorare la memoria di nostro padre, nel cui ricordo vogliamo dare il nostro contributo affinché si possa salvare una vita in caso di emergenza, soprattutto se l’intervento si renda necessario su un campo di calcio, lo sport che lui amava quanto la sua stessa vita». Così la scelta è caduta su un defibrillatore semiautomatico, in grado di far ripartire il cuore in caso di arresto improvviso. L’arresto cardiaco improvviso può verificarsi in qualsiasi momento e uccide più di 57mila italiani all’anno, indipendentemente dall’età e dal sesso; per la maggior parte di loro, l’unico modo per far tornare il cuore a un ritmo normale è la defibrillazione, cioè la somministrazione di una scarica elettrica controllata per far ripartire il cuore.

«Lasceremo il defibrillatore all’interno dello stadio» dicono Franco e Claudio Caporaletti, dirigenti della società sportiva «in modo che tutti possano usufruirne in caso di necessità». Nonostante sia uno strumento estremamente semplice da usare, non bisogna dimenticare che il suo utilizzo resta un atto medico delegato, al quale vanno abbinate le manovre base per la rianimazione cardio-polmonare, pertanto è necessaria una preparazione adeguata.

Federico Centola

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