Sant’egidio 

Ruba oggetti in oro alla convivente: assolto un 38enne

SANT’EGIDIO. Era finito a processo con l’accusa di aver rubato degli oggetti in oro alla sua convivente. Un’accusa dalla quale un 38enne vibratiano, P.S., è stato assolto con la formula “perché il...

SANT’EGIDIO. Era finito a processo con l’accusa di aver rubato degli oggetti in oro alla sua convivente. Un’accusa dalla quale un 38enne vibratiano, P.S., è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”. A chiedere l’assoluzione, anche sulla scorta di alcune sentenze di Cassazione sulla non punibilità di alcuni reati, tra cui il furto, commessi a danno di conviventi more uxorio (sulla scorta dell’articolo 649 del codice penale sulla non punibilità di alcuni reati ai danni dei congiunti), era stato lo stesso pm di udienza Pierluigi Acciacaferri. I fatti contestati all’uomo risalivano a dicembre del 2016 quando secondo l’accusa, dopo aver forzato la porta finestra del soggiorno dell’abitazione in cui conviveva con la compagna a Sant’Egidio, con l’obiettivo di inscenare un furto commesso da estranei, si sarebbe introdotto all’interno della camera da letto e si sarebbe impossessato di un cofanetto con dentro degli oggetti in oro per un valore di ottomila euro. A sporgere denuncia, all’epoca, era stata la compagna dell’uomo che rientrando a casa aveva trovato la porta finestra forzata e gli scaffali dei mobili della camera aperti. Al termine delle indagini, anche grazie alle riprese di alcune telecamere di sorveglianza di un’abitazione adiacente, gli investigatori erano giunti ad identificare il compagno come il presunto responsabile, con l’uomo finito a processo per furto in abitazione. La donna, ascoltata nel corso del processo, aveva sostenuto come l’uomo in quel periodo avesse problemi economici e come le avesse restituito tutto. Ieri l’assoluzione, pronunciata dal giudice Massimo Biscardi.(a.m.)
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